Virginia Raffaele al Rossini di Pesaro con Samusà. Regia di Federico Tiezzi

Virginia Raffaele al Rossini di Pesaro con Samusà lo spettacolo scritto da lei stessa ,con Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato, e con la regia di Federico Tiezzi. “Samusà” (‘fai silenzio’ nel gergo dei giostrai) nasce dai ricordi di Virginia Raffaele e in particolare dal mondo immaginifico in cui è realmente avvenuta la sua infanzia: quello del luna park

“Vuole sparare? Si vince sempre! E' la frase che ho ripetuto più volte nella mia vita. “Stai dritta che siamo al pubblico!” E' quella che mi sono sentita ripetere".


«Sono nata e cresciuta dentro un luna park - rivela l’artista - facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti».

Lei è sola sul palcoscenico, con attorno soltanto tre giocolieri che riempiono di spettacolo gli intervalli fra una scena e l'altra eppure l'artista riempie, da sola, la scena con tutte quelle dive che imita e interpreta, da Patty Pravo a Ornella Vanoni, da Carla Fracci a Sabrina Ferilli, con brevi e fulminanti passaggi di satira politica, Meloni compresa.

Le memorie dell’artista si confondono con la sua fantasia visionaria lasciando emergere personaggi di un repertorio sfrenato e dando vita al popolo sghembo di una surreale commedia umana. A concertare i ritmi e i toni di questo vortice dell’immaginario interviene il tocco registico di un maestro della scena contemporanea, Federico Tiezzi.

Una e tante donne, tante voci e tanti suoni dove però le donne sono virtualmente tante. c'è una vena singolare nella quale si radica il talento di Virginia Raffaele che sa divertire ed emozionare, stupire e commuovere e far ridere.