MARIA STUARDA di Friedrich Schiller, nei teatri di Forlì e Cesena. Con Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi

Dopo il Diego Fabbri di Forlì lo spettacolo sarà al Bonci di Cesena, dal 16 al 19 Novembre 2023.
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Davide Livermore, artista di fama internazionale, regista d’opera e di prosa attivo dal 1998, convinto sostenitore del teatro pubblico e della funzione di promozione sociale della cultura, porta in scena il potentissimo dramma Maria Stuarda di Friedrich Schiller, vicenda dalle tinte cupe, che narra lo scontro frontale tra la regina di Scozia Maria Stuarda e la regina d’Inghilterra Elisabetta: la prima prigioniera della seconda, regine che lottano per la corona, in uno confronto appassionato, ricco di sentimenti emotivi (dalla invidia ai martirio, dall’insulto alla preghiera), nemiche tra loro, pronte a lottare fino all’ultimo sangue per il controllo del regno in quella aspra battaglia che determinerà le sorti future non solo dell’Inghilterra, ma dell’Europa e del mondo.

Maria  Stuarda ("In mano tiene il Crocefisso, ma il suo cuore è agitato dalla superbia e dalla lussuria", come la descrive Paulet)  e la sua morte continuano a suscitare  le più varie reazioni: nei paesi cattolici si impose immediatamente una lettura in chiave religiosa degli avvenimenti, anche perché le vicende della sua prigionia erano già da tempo al centro di un interessante dibattito che coinvolse tutta l’Europa.

L’attenzione che ha circondato da sempre il personaggio di Maria Stuarda ha dato vita a un considerevole corpus letterario, che comprende opere storiche, relazioni, pamphlets, testi teatrali, poetici e narrativi e che ha incuriosito la critica letteraria a partire dalla seconda metà del XIX secolo, prima con brevi studi che mostrano l’interesse per un fatto storico trasformatosi in soggetto letterario, in seguito con saggi più elaborati che attestano tutta l’ampiezza e la complessità del tema.

Infatti, come Schiller scrive:

.“Qui non si tratta di giustizia, oggi si fa politica”

A incarnare le regine rivali, due attrici straordinarie Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, che si scambiano i ruoli di sera in sera in un momento rituale iniziale, una vestizione che sarà un grande prologo, catartico, da fare assieme al pubblico dove le due interpreti sapranno solo all’ultimo minuto quale personaggio dovranno incarnare. A tutt’oggi l’argomento continua a scatenare polemiche e dividere gli storici: da un lato vi sono gli appassionati sostenitori di vicende quasi romantiche, simpatizzanti verso la religiosità di Maria Stuarda e convinti difensori della sua innocenza; dall’altro gli irriducibili accusatori della sua corrotta condotta morale, che giudicano discutibile ed empia, ostili alla sua religione, contrari alla sua politica. Un’opposizione sintetizzata da sempre dalla insanabile contrapposizione tra Maria ed Elisabetta. 

Accanto alle due protagoniste, Gaia Aprea, Giancarlo Judica Cordiglia, Linda Gennari, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia, un gruppo che ha già lavorato con Livermore nell’Orestea: “Cinque supereroi – dice il regista – che interpreteranno più di un ruolo a testa ci permettono di affrontare il testo, nella nuova traduzione di Carlo Sciaccaluga, in modo pressoché integrale”.

Una traduzione che si basa su endecasillabi liberi, proprio perché Livermore intende continuare nel suo percorso di avvicinamento tra Opera e Prosa. Non è un caso che il dramma di Schiller abbia ispirato Gaetano Donizetti che, nel 1835, con il libretto di Giuseppe Bardari.

“Nella mia ricerca in prosa  mi interessa sempre più scandagliare quello che per me è il fondamento storico del teatro italiano, ossia il ‘recitar cantando’. Il metodo è sempre lo stesso: ‘Armonia al servizio della poesia’. La musica sarà una delle colonne portanti della nostra storia” (Davide Livermore)..

Così il dramma storico e politico diventa un dramma musicale, con due musicisti come Mario Conte, compositore e sound designer, e Giua, cantautrice e chitarrista,  sul palco insieme agli attori.

Ne esce una scrittura musicale "profondamente epica, che ci porta da Purcell a Dowland (musicista che ha scritto per Elisabetta I) e a Davide Rizzio, amante di Maria Stuarda e compositore di song bellissime, ma il tutto rivisto con l’uso della chitarra elettrica, creando un ambiente sonoro dark e contemporaneo".

 

MARIA STUARDA 

di Friedrich Schiller

 Con Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi

e con (in o.a.) Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia
e con Giua (chitarra e voce)

costumi regine Dolce & Gabbana
costumi Anna Missaglia

allestimento scenico
Lorenzo Russo Rainaldi

musiche Mario Conte, Giua
direzione musicale Mario Conte

disegno luci Aldo Mantovani
traduzione Carlo Sciaccaluga

regia Davide Livermore

produzione
Teatro Nazionale di Genova
Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale – CTB Centro Teatrale Bresciano.

Dopo il Diego Fabbri di Forlì lo spettacolo sarà al Bonci di Cesena, dal 16 al 19 Novembre 2023.

Ufficio Stampa
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