Francesco Specchia 09 gennaio 2024 Nei telegiornali la “linea d’ombra” conradiana - che preannuncia un’onorata maturità e un discreto coraggio nei cambiamenti - sta in una piccola striscia. Una striscia che, nelle grande mappa dell’audience, colora di blu l’incremento d’ascolti; a dispetto della striscia rossa, la quale si snoda malignamente verso il basso. Di tutti i tiggì italiani, di ’sti tempi, solo il Tg1, i Tg Rai regionali e il TgLa7 possono vantare l’ambita…
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Si è molto parlato in questi giorni di ascolti in calo dei telegiornali, qui oggi ci vogliamo occupare delle due principali testate giornalistiche nazionali Si è parlato tanto in questi giorni dei dati di ascolto dei telegiornali resi noti dal quotidiano romano Repubblica. Dei numeri che secondo il giornale del gruppo Gedi farebbero registrare un calo di telespettatori rispetto al passato. Ci sono già state precisazioni da parte del Tg5 annoverato dal quotidiano fondato da Eugenio Scalfari nel gruppo di testate televisive…
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Su “La Repubblica”, rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico, compare un articolo allarmato. Un articolo nel quale si parla testualmente di fuga dai telegiornali. In sostanza gli ascolti dei principali telegiornali hanno registrato un crollo verticale. In particolare ciò riguarda il TG1 e il TG2, spiega con solerzia il rotocalco nichilista e liberal. Rotocalco per il quale, ovviamente, si tratta di una notizia oltremodo preoccupante.
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Dopo Meloni, l'obiettivo in subordine è la Rai, alias «Tele Meloni», appunto. La campagna militare della sinistra finora ha ottenuto solo lo scalpo di Pino Insegno, magro bottino. I bersagli grossi sono ovviamente le testate in quota centrodestra, in primis il Tg1 di Gian Marco Chiocci, scelto personalmente dalla premier e quindi nemico da abbattere. L'artiglieria pesante è puntata lì. Anche i dati Auditel e Agcom vengono letti in chiave bellica, il messaggio che deve passare è: i telespettatori fuggono perché…
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/01/2024 Fonte: Pino Cabras Pare che la recente fuga dei telespettatori dal Tg1 sia di proporzioni catastrofiche. Pare che il calo di vendite de "la Repubblica" sia inarrestabile. Entrambe le testate vengono da decenni di manipolazioni in un contesto in cui i grandi media perdono autorevolezza. Come reazione strillano contro le "fake news" dei media indipendenti, producendone invece loro per prime in quantità industriali, fluviali, pantagrueliche.
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La fotografia degli ascolti dei telegiornali che fa Giovanna Vitale su “Repubblica” di oggi rivela un quadro davvero allarmante sullo stato dell’informazione pubblica: i telegiornali Rai più costosi e con maggiori risorse, Tg1 e Tg2, segnano un pesante crollo, sia in termini di telespettatori (rispettivamente -336mila e -160mila), sia in termini di share; Tg5 e Tg3, pur perdendo una quota ridotta di telespettatori (come, del resto, la tv generalista nel suo complesso), crescono invece in…
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Esodo di massa dai telegiornali: crollo Rai, si salva solo Mentana (l’unico a crescere) Fuga di spettatori (più di mezzo milione) dai notiziari pubblici e privati: nello share calano soprattutto Tg1 e Tg2, fa eccezione solo il Tg La7 Pietro Guerrini Content editor Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar). Crisi nera per i telegiornali italiani. Il 2023 si è chiuso con un crollo per i principali notiziari – pubblici e…
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«Dal Tg1 e dal Tg2 una vera e propria fuga di spettatori. TeleMeloni piace poco. Quasi 600mila persone in meno nel corso del 2023 smettono di seguire i telegiornali della tv pubblica. E allora cosa fanno? Prendono provvedimenti? No, promuovono 50 giornalisti di cui la metà in orbita Unirai, il nascente sindacato voluto dalla Meloni che oggi conta circa 200 adesioni. Prosegue la lottizzazione della Rai a discapito degli ascolti e della qualità dell’informazione».
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ROMA — La grande fuga. Il 2023 è stato l’anno dell’esodo di massa dai telegiornali. Tutti: pubblici e privati. Sintomo di una conclamata disaffezione degli italiani, che preferiscono informarsi su altri media, abbandonando quelli tradizionali; nonché di un crescente “sgradimento” per i principali notiziari nazionali. A fare eccezione è solo il TgLa7, l’unico che riesce a guadagnare un po’. Mentre…
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