Scontri a Roma durante la manifestazione pro Palestina

- La questura di Torino ha deciso di vietare il corteo pro-Palestina previsto per il 7 ottobre, ritenendo la data troppo simbolica e prescrivendo che le manifestazioni si svolgano in una data diversa ed esclusivamente in forma statica. Nel frattempo, a Roma, durante una marcia pro-Palestina, si sono verificati gravi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Bombe carta e sassi sono stati lanciati contro la polizia, causando feriti tra gli agenti e i manifestanti stessi.

Il questore di Torino, Paolo Sirna, ha espresso preoccupazione per la manifestazione di domani, lunedì 7 ottobre, temendo che possano verificarsi episodi simili a quelli accaduti a Roma. La premier Giorgia Meloni ha definito "assurda" la violenza che ha caratterizzato gli scontri nella capitale, dove per la prima volta, a seguito del divieto di manifestare, si sono registrati problemi di ordine pubblico durante una manifestazione pro-Palestina.

I manifestanti, brandendo bandiere di Hezbollah e gridando "Intifada", hanno caricato la polizia, provocando feriti tra gli agenti e i giornalisti presenti. Numerosi cartelli inneggiavano al 7 ottobre, definendo la data come un simbolo di resistenza e non di terrorismo. Cinque attivisti sono stati fermati durante gli scontri, mentre i cronisti e i fotografi presenti sono stati aggrediti e pestati.

Marco Travaglio, intervenendo nel talk politico "Accordi&Disaccordi" su Nove, ha sottolineato che le manifestazioni devono essere considerate un diritto costituzionale e non una concessione del potere ai cittadini.

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