"Il procuratore Lo Voi ha compiuto un atto dovuto sul caso Almasri e la premier lo ha attaccato con violenza inaudita. I nostri Servizi, che dipendono da Palazzo Chigi, lo hanno denunciato. I laici di destra del Csm ne chiedono il trasferimento. Siamo a un bullismo istituzionale mai visto del governo contro i magistrati", Così, in un'intervista al Corriere della Sera, il presidente del M5S Giuseppe Conte, che poi aggiunge: "Non mi sembra che il procuratore abbia preteso di essere…
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Approfondimenti:
"Il procuratore Lo Voi ha compiuto un atto dovuto sul caso Almasri e la premier lo ha attaccato con violenza inaudita. I nostri Servizi, che dipendono da Palazzo Chigi, lo hanno denunciato. I laici di destra del Csm ne chiedono il trasferimento. Siamo a un bullismo istituzionale mai visto del governo contro i magistrati", Così, in un'intervista al Corriere della Sera, il presidente del M5S Giuseppe Conte, che poi aggiunge: "Non mi sembra che il procuratore abbia preteso di essere…
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Il dibattito sulla riforma della giustizia continua ad accendere il confronto politico. Mentre il governo di Giorgia Meloni prosegue sulla strada della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, le opposizioni denunciano un attacco all’indipendenza della magistratura. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha criticato duramente l’operato della premier, sottolineando come la sua gestione del potere stia generando una tensione senza precedenti tra esecutivo…
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La mano tesa di Giorgia Meloni ai magistrati non convince il leader del Movimento 5 stelle. Dopo giorni all’attacco, in Parlamento e fuori, Giuseppe Conte alza ancora i toni e in un’intervista al “Corriere della Sera” critica il governo a tutto campo, dalla crisi istituzionale alla mancata crescita economica: “Guardo i fatti. Il procuratore Lo Voi ha compiuto un atto dovuto sul caso Almasri e la premier lo ha attaccato con violenza inaudita.
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Il leader M5s: in virtù della loro cultura arrogante e autoritaria e dei voti presi vogliono privilegi e impunità e continuano la guerra contro la magistratura Giuseppe Conte contro il governo Meloni. Il leader del Movimento 5 Stelle in un’intervista al Corriere della Sera va all’attacco della premier. E parla di «un bullismo istituzionale mai visto del governo contro i magistrati». L’esecutivo, sostiene l’ex premier, si ritiene al di sopra della…
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Il centro come luogo politico del merito. Questa l'impostazione di Azione di Carlo Calenda, tra gli ospiti di Perfidia. Intervistato da Antonella Grippo, con il supporto di tre provocazioni dell'avvocato Antonia Postorivo, il leader di Azione si è detto molto preoccupato per la situazione del Paese e soprattutto per la risposta della politica italiana (rivedi qui la puntata). L'intervista ha infatti preso le mosse dal…
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I cittadini in fila in attesa di giustizia, i procuratori sommersi da 2000 fascicoli, carenze di personale enormi nei Tribunali e il governo impegnato solo a tutelare la (in)giustizia per la categoria dei politici che rivendicano totale impunità. Cancellano il reato di chi fa abusi di potere, limitano le intercettazioni, ripropongono la vecchia immunità per i politici dell'era pre-Tangentopoli. Alla giustizia per i cittadini comuni chi ci pensa? Di certo non Meloni e Nordio.
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"I cittadini in fila in attesa di giustizia, i procuratori sommersi da 2000 fascicoli, carenze di personale enormi nei Tribunali e il governo impegnato solo a tutelare la (in)giustizia per la categoria dei politici che rivendicano totale impunità. Cancellano il reato di chi fa abusi di potere, limitano le intercettazioni, ripropongono la vecchia immunità per i politici dell'era pre-Tangentopoli. Alla giustizia per i cittadini comuni chi ci pensa? Di certo non Meloni e Nordio.
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“Oggi l’Italia si ritrova con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale. Io dico Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d’Italia che per tradizione si richiama ai valori dell’onore, dov’è il tuo onore?”. Così Giuseppe Conte ad Accordi&Disaccordi, il talk su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi a proposito dell’assenza della premier alle informative…
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“Perché Meloni non si è presentata in Aula? Perché formalmente le decisioni sono state affidate a Totò e Peppino“. Così Marco Travaglio ad Accordi&Disaccordi, il talk su Nove condotto da Luca Sommi a proposito delle informative sul caso del cittadino libico rilasciato dal governo italiano nonostante il mandato di cattura della Corte penale internazionale. “Il problema è che lei ha come ministro…
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Elly Schlein, sulla liberazione e il rimpatrio di Almasri i ministri hanno riferito in Parlamento, ma continuate a sollecitare la premier. «Certo. Meloni deve chiarire perché un torturatore libico è stato liberato e riaccompagnato in Libia dove può continuare a torturare. L’Italia sta coi torturati o coi torturatori? I ministri sono venuti in Aula per coprirla. Ma la scelta è stata politica. E noi a Meloni, che ne ha la responsabilità, chiediamo conto di…
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Sulla Corte Penale Internazionale (Cpi) il ministero della Giustizia va per la sua strada. I tempi di percorrenza però non sono noti. Il tempismo, come ultima insegna la vicenda del torturatore libico Elmasry, non è il forte di Via Arenula. E così la missiva indirizzata all’Aja, sede della Cpi, annunciata per «il globo terracqueo» dal governo Meloni non è ancora stata spedita. Un atto di questo tipo costituirebbe un curioso precedente politico ma non sarebbe questa la preoccupazione dalle parti di…
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Non ci aveva mai creduto e non lo aveva mai detto prima, l’avvocato. Ma questa volta, in una Roma grigia di pioggia e sospetti, Giuseppe Conte lo dice al Fatto: “Se vedo i primi segnali di crisi del governo? Sì, assolutamente sì”. Per l’ex premier, il combinato disposto del caso Almasri, dell’oscura vicenda dei giornalisti …
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'Oggi l'Italia si ritrova con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale. Io dico Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d'Italia che per tradizione si richiama ai valori... Leggi tutta la notizia
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Il leader del Movimento 5 Stelle ha detto che "oggi l'Italia si ritrova con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale", mentre per la segretaria Dem è una "vergogna che l'Italia abbia deciso di non firmare la difesa della Corte penale internazionale". Gasparri: "Procuratore Cpi ha difeso vari dittatori" Non si placa lo scontro politico intorno al caso Almasri ( CHE COSA È SUCCESSO ).
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Roma, 8 feb. – “L’Italia si ritrova oggi con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale. Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d’Italia che per tradizione si richiama ai valori dell’onore: dov’è il tuo onore? Parlate sempre di onore, dov’è l’onore che non ti sei presentata nemmeno in Parlamento alla richiesta di informativa a spiegare a noi parlamentari e al Paese come e perché esponi il Paese a questa vergona”.
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Il leader del Movimento 5 Stelle: "Impossibile che la decisione non sia passata dal presidente del Consiglio" Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ancora all’attacco della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul caso di Osema Almasri, il generale libico arrestato a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale e poi scarcerato e rimpatriato con volo di Stato dall’Italia. “Una cosa del genere è impossibile che non sia passata dalla…
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Roma, 8 feb. "L'Italia si ritrova oggi con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale. Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d'Italia che per tradizione si richiama ai valori dell'onore: dov'è il tuo onore? Parlate sempre di onore, dov'è l'onore che non ti sei presentata nemmeno in Parlamento alla richiesta di informativa a spiegare a noi parlamentari e al Paese come e perché esponi il Paese a questa vergona".
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"Oggi l'Italia si ritrova con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale. Io dico Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d'Italia che per tradizione si richiama ai valori dell'onore, dov'è il tuo onore? Parlate sempre di onore, dov'è l'onore che non ti sei presentata nemmeno in Parlamento alla richiesta di informativa a spiegare a noi parlamentari e al Paese come e perché esponi il paese a questa vergona".
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Rapporti ancora molto tesi tra il Governo italiano e la Corte penale internazionale sul caso Almasri . Il confronto tra l’Esecutivo e i giudici della Cpi si gioca su un piano squisitamente procedurale in una vicenda costata l’iscrizione nel registro degli indagati del ministro della Giustizia Carlo Nordio (insieme alla premier Giorgia Meloni, al ministro dell’Interno Piantedosi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano) per…
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ROMA — Il caso Almasri ancora tutto da chiarire. L’inquietante vicenda Paragon relativa allo spyware installato sui telefonini di giornalisti e attivisti. L’attacco feroce alla Corte penale internazionale, in combutta con Donald Trump, su cui l’Europa ha acceso un faro. Si moltiplicano le grane per l’inquilina di Palazzo Chigi, alle prese con il periodo forse più difficile della sua navigazione…
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Il barometro continua a segnare burrasca nei rapporti tra il Governo italiano e la Corte penale internazionale sul caso Almasri. Il confronto tra l'Esecutivo e i giudici della Cpi si gioca su un piano squisitamente procedurale in una vicenda costata l'iscrizione nel registro degli indagati del ministro Nordio per favoreggiamento e omissioni di atti di ufficio dopo una denuncia trasmessa dalla Procura di Roma al tribunale dei ministri.
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Nella prima parte della sua informativa, Nordio ha affermato che il ministro della Giustizia non sarebbe un mero esecutore delle richieste della CPI o, come detto da lui, «un passacarte». Per dimostrare ciò, Nordio ha fatto riferimento all’ articolo 2 della legge 237 del 2012 , quella che detta le norme per l’adeguamento dell’ordinamento italiano a quello della CPI. In base a questo articolo, il ministro della Giustizia è il responsabile dei rapporti dell’Italia con la CPI e «ove ritenga…
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C’era una bozza di atto, preparata dagli uffici del ministero della Giustizia, che avrebbe potuto evitare la scarcerazione di Osema Almasri. Ma il ministro Carlo Nordio ha scelto di non firmarla. A scriverlo sono Repubblica e il Corriere: nei giorni successivi all’arresto del generale libico, si legge nei retroscena pubblicati dai due quotidiani, i funzionari di via Arenula si erano messi al lavoro per sanare il presunto vizio di forma di…
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Spedire in Parlamento come controfigure i suoi ministri non ha funzionato. Giorgia Meloni sarà costretta, volente o nolente, a dare spiegazioni sul volo di Stato offerto al torturatore libico Almasri. La strategia, già usata, di lasciare assopire la polemica usando membri del governo come scudo ha ottenuto l’effetto opposto: il ministro dell’Interno e il ministro della Giustizia hanno offerto altri fianchi all’opposizione.
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Gli ululati e i teatrini da avanspettacolo (di quart'ordine) delle opposizioni non si fermano. Sul caso Almasri, neutralizzato dalle comunicazioni puntuali e circostanziate dei ministri Nordio e Piantedosi, è una gara a chi la spara più grossa. All'indomani della chiassosa sceneggiata in Parlamento a favore di telecamera e in
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Dopo l'informativa di Nordio e Piantedosi, il leader del M5S torna ad accusare il governo Meloni ma si dimentica del giudizio negativo dei cittadini nei confronti della magistatura: "È colpa della politica"
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ITALIA. Giorgia Meloni non c’era. Ha inviato i due ministri in causa, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, a spiegare ai parlamentari la condotta del Governo nel «caso Almasri» e a rispondere alle critiche dell’opposizione. Il fatto che la presidente del Consiglio abbia deciso di non presentarsi ovviamente è stato motivo di attacco da parte di chi invece pretendeva che fosse lei ad assumersi la piena responsabilità dell’accaduto.
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Esaurito il prevedibile fuoco del dibattito parlamentare scaturito dalle informative dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sulla vicenda dell’arresto, del rilascio e del rimpatrio del capo della polizia giudiziaria libica Nijeem Osama Almasri, non si può dire purtroppo che sia stato disperso il tanto fumo che l’avvolge. Anzi, le parole dei titolari della Giustizia e dell’Interno, delegati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che non ha voluto…
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L'ipotesi che Giorgia Meloni potesse essere presente in Parlamento durante l'informativa sulla vicenda Almasri a Palazzo Chigi non è mai stata presa neanche in considerazione. Per ragioni tecniche, su cui ha insistito la senatrice Giulia Bongiorno, a cui è stato affidato il dossier difensivo in vista del procedimento davanti al Tribunale dei ministri. Perché, è il senso del ragionamento, è giusto che rispondano direttamente i ministri direttamente…
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I cento passi. Sono quelli che dividono il portone di Montecitorio dall’ingresso di Palazzo Chigi, i passi che Giorgia Meloni sceglie di non percorrere. La presidente del Consiglio arriva di buon’ora nella sede del governo - 9.30 circa - in agenda una serie di appuntamenti e la scrivania che straborda di carte. «Quando tutti gli occhi sono concentrati su qualcosa, quello è il momento giusto per…
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"Meloni è una bugiarda seriale e dissociata da se stessa". Conte critica la premier per sentirsi sopra la legge e la accusa di aver cambiato idea sul Superbonus solo per convenienza politica - Il video
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Da presidente del consiglio "non mi sono mai sentito sopra la legge. Significa sentirsi un intoccabile. Non lo possiamo consentire. La legge è uguale per tutti. Soprattutto, anzi più, per il Presidente del Consiglio". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a Cinque Minuti, su Rai Uno. "Questi sono due avvisi firmati Lo Voi" ha poi aggiunto mostrandoli. "Uno mi è arrivato nel 2023, l'altro addirittura più recente.
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