L'Acea chiede all'Ue di anticipare le revisioni delle normative sulla CO2 al 2025

- L'industria automobilistica europea è in allarme. L'Acea, l'associazione dei costruttori europei di automobili, ha lanciato un appello urgente all'Unione Europea: anticipare al 2025 le revisioni delle normative sulle emissioni di CO2. La richiesta arriva in un momento critico, con il mercato delle auto elettriche in costante declino. Le immatricolazioni di agosto hanno confermato un trend ribassista che preoccupa l'intero settore.

Luca de Meo, amministratore delegato di Renault e presidente di Acea, ha sottolineato la necessità di un'azione immediata. Secondo de Meo, le nuove regole sulle emissioni, previste per il 2025, potrebbero avere conseguenze devastanti per l'industria automobilistica europea se non verranno riviste. La flessibilità nell'implementazione delle normative è vista come una soluzione per evitare un ulteriore calo delle vendite e per sostenere la transizione verso la mobilità sostenibile.

Il calo delle vendite delle auto elettriche è un segnale preoccupante. Nonostante gli sforzi per promuovere la mobilità elettrica, le auto a batteria continuano a rappresentare una piccola frazione del mercato complessivo. Questo trend negativo rischia di compromettere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 fissati dall'Unione Europea. L'Acea chiede quindi misure di soccorso urgenti per sostenere il settore e garantire una transizione equilibrata verso le nuove normative.

La richiesta dell'Acea non è condivisa da tutti. Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici europei, ha espresso critiche nei confronti della proposta di posticipare le regole sulle emissioni. Secondo Stellantis, un approccio più flessibile potrebbe rallentare il progresso verso la sostenibilità e compromettere gli sforzi per ridurre l'impatto ambientale del settore automobilistico.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo