Israele in stato di allerta per il 7 ottobre

- Israele si trova in uno stato di allerta crescente in vista del 7 ottobre, data in cui si prevede un attacco imminente da parte delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) contro l'Iran. La tensione nella regione è palpabile, soprattutto dopo la morte del leader delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, Sayyed Attaullah Ali, ucciso in un attacco israeliano in Libano. Secondo quanto riportato dai media locali, Ali e tre membri della sua famiglia sono stati colpiti da un bombardamento sulla loro casa nel campo profughi di Dawi a Tripoli, nel nord del Libano.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato un lungo videomessaggio sul profilo ufficiale del governo su X, rassicurando i cittadini sul salvataggio degli ostaggi e affermando che il potere militare di Hamas verrà sradicato. Netanyahu ha inoltre promesso che Israele risponderà all'attacco con missili balistici sferrato dall'Iran martedì scorso, sottolineando che nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco alle sue città e ai suoi cittadini.

In Libano, Israele sta cambiando l'equilibrio di potere al nord, con operazioni mirate contro Hezbollah. Netanyahu ha dichiarato che Israele è pronto a colpire l'Iran, rispondendo alla pioggia di missili del primo ottobre. Ha ribadito che Teheran ha scatenato contro Israele la più grande offensiva missilistica della storia, e che Hamas è praticamente finita, con la leadership di Hezbollah in gran parte eliminata.

La situazione rimane estremamente tesa, con Israele che si prepara a rispondere agli attacchi e a difendere i propri cittadini.

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