L'Italia sostiene l'Ucraina con missili e solidarietà politica

L'Italia ha recentemente rafforzato il suo sostegno all'Ucraina, inviando missili a Kiev e rafforzando i legami politici tra i due paesi. Questo sostegno è stato evidenziato durante l'ultimo summit della NATO a Washington, dove la politica italiana Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno riaffermato il loro impegno reciproco.

Durante l'ultimo giorno del summit della NATO a Washington, Meloni e Zelensky si sono incontrati, rafforzando ulteriormente il loro rapporto politico e umano. Il summit ha inviato un segnale forte alla Cina, ha riaffermato il sostegno all'Ucraina e ha ampliato la sua sfera di interesse nell'Asia Pacifico. È stato anche registrato che 23 dei 32 paesi membri della NATO hanno raggiunto l'obiettivo del 2% di spese per la difesa in rapporto al PIL.

Meloni ha espresso preoccupazione per la situazione in Ucraina e teme che possa diventare l'"Afghanistan d'Europa". Per questo motivo, si è schierata a fianco di Zelensky, nonostante alcune delle sue dichiarazioni siano state percepite come formali e fredde. Ha annunciato l'invio di ulteriori armi all'Ucraina, limitandone l'uso a scopi difensivi, in risposta alla crescente stanchezza dell'opinione pubblica italiana nei confronti della guerra.

Mentre oltre 50 paesi nel mondo stanno firmando un appello per rimuovere Cuba dalla lista dei paesi sponsor del terrorismo, la NATO ha l'opportunità di vincere il terrore di Putin ammettendo immediatamente l'Ucraina nel Patto Atlantico. Questo passo potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione dell'Ucraina e fornire un ulteriore deterrente contro l'aggressione russa.

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