L'arrestato per l'omicidio di Shimpei Tominaga sceglie di restare in carcere

Samuele Battistella, un 19enne di Mareno di Piave, arrestato per la tragica rissa di Udine che ha causato la morte del 56enne giapponese Shimpei Tominaga, ha deciso di rimanere in carcere. Nonostante la possibilità di presentare ricorso al Riesame per ottenere gli arresti domiciliari, Battistella ha scelto di non farlo, preferendo assumersi le sue responsabilità.

Battistella ha espresso il desiderio di non gravare ulteriormente sulla sua famiglia, dichiarando: "Non voglio andare ai domiciliari, perché non me la sento di dare quest’altro peso ai miei genitori". Il suo avvocato, Tino Maccarrone, ha confermato la decisione del suo assistito.

Oltre a Battistella, sono detenuti anche il 19enne Daniele Wedam e il 21enne Abdallah Djouamaa, entrambi di Conegliano. Per loro è in corso la valutazione sull’opportunità di domandare un’attenuazione della misura cautelare.

La rissa che ha portato alla morte di Tominaga ha coinvolto anche due cittadini ucraini residenti a Pescara, Ivan Boklach e Oleksandr Petrov. Entrambi sono finiti nella rissa cercando di dividere il terzetto composto da Battistella, Djouamaa e Wedam, che aveva aggredito Petrov. Anche Petrov è indagato per rissa aggravata.

Battistella esprime rimpianto per quanto accaduto quella notte, dichiarando: "Vorrei ritornare indietro, ma non è possibile". Nonostante la disperazione e il rimpianto, è determinato a rimanere in carcere e ad attendere il processo, assumendosi le sue responsabilità.

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