L'attentato a Donald Trump: una ricostruzione degli eventi

Il 13 luglio, durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, Donald Trump è stato vittima di un attentato. Un proiettile ha colpito l'orecchio destro dell'ex presidente, immortalato in uno scatto fotografico di Doug Mills, fotografo americano e premio Pulitzer.

La foto che ha catturato l'attimo dell'attentato ha suscitato dubbi e discussioni. In un articolo del New York Times, l'agente speciale dell’FBI in pensione Michael Harrigan ha spiegato come potrebbe essere stata realizzata la foto e con quale tecnologia, alimentando però ulteriori interrogativi.

L'attentato ha scatenato un acceso dibattito. Durante il programma In Onda su La7, si è verificato uno scontro tra la giornalista Rula Jebreal e il presidente della Fondazione Tatarella Francesco Giubilei. Jebreal ha sottolineato che, secondo le ultime rivelazioni dei servizi segreti americani, la principale minaccia negli Usa è interna ed è rappresentata da “uomini armati di estrema destra”. Giubilei, nel suo intervento, ha accusato Jebreal di non aver condannato l'attentato a Trump.

L'attentato ha messo sotto pressione il Secret Service. Le falle nel sistema di sicurezza sono finite nel mirino del Congresso. Il presidente della commissione di controllo della Camera, il deputato repubblicano James Comer, ha convocato la direttrice del Secret Service Kimberly Cheatle, che dovrà presentarsi a testimoniare il 22 luglio a Washington.

Nonostante l'attentato, la convention repubblicana a Milwaukee è andata avanti. Il tema della terza giornata è stato "Make America Strong Once Again", con tutte le sue implicazioni di politica estera. È stata anche la notte del debutto del senatore JD Vance nel suo nuovo ruolo di candidato vicepresidente. Il suo discorso si è concentrato fortemente sulla storia della sua vita personale.

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