Israele colpisce Gaza e Libano, escalation di violenza in Medio Oriente

- Nella notte, l'esercito israeliano ha condotto due attacchi mirati nel centro della Striscia di Gaza, colpendo una moschea e una scuola. Secondo fonti locali, la moschea ospitava sfollati e il bombardamento ha provocato almeno 21 morti e numerosi feriti. Il portavoce della Protezione Civile, Mahmud Bassal, ha dichiarato che il numero di vittime potrebbe aumentare a causa delle gravi condizioni di molti feriti. L'attacco è avvenuto nei pressi dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, una zona già duramente colpita dai recenti scontri.

Contemporaneamente, Israele ha intensificato le operazioni militari nel sud del Libano, colpendo depositi di armi di Hezbollah. Questi raid fanno parte di una strategia più ampia volta a contrastare le minacce provenienti da più fronti, inclusi i missili balistici lanciati dall'Iran. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito questi attacchi missilistici "uno dei più grandi della storia" e ha promesso una risposta "seria e significativa". Gli osservatori internazionali ritengono che un attacco israeliano all'Iran sia imminente, aumentando il rischio di un ulteriore inasprimento del conflitto.

La situazione in Medio Oriente è estremamente tesa, con Israele impegnato su due fronti: contro Hamas a Gaza e dintorni, e contro Hezbollah nel sud del Libano. La minaccia dell'Iran rimane costante, soprattutto dopo il lancio di oltre duecento missili da Teheran in risposta all'uccisione del fidato alleato Nasrallah. La capitale libanese, Beirut, è stata colpita da numerosi raid notturni, che hanno causato ulteriori vittime e danni ingenti.

In questo contesto di crescente violenza, le operazioni militari israeliane mirano a neutralizzare le capacità offensive dei gruppi armati nemici, ma al contempo aumentano il rischio di un'escalation incontrollata.

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