Apple sotto il mirino dell'UE: possibile multa miliardaria

La questione è complessa e il dilemma è semplice: preferiamo tentare di fermare l’uragano della rivoluzione tecnologica con le mani, provando a mettere al sicuro i nostri dati, la nostra privacy e le nostre vecchie certezze analogiche, oppure vogliamo che il nostro iPhone sia in grado, attraverso l’intelligenza artificiale, di offrirvi servizi sempre più evoluti e sofisticati? Questa domanda, apparentemente retorica, non riguarda solo le nostre giornate passate davanti allo schermo del telefonino, ma il futuro dell’Europa.

Apple ha annunciato che la seconda beta di iPadOS 18 estende l’accesso agli app store di terze parti e introduce altre modifiche relative alle app per l’iPad nell’Unione Europea.

Queste novità fanno seguito a un’importante svolta iniziata con l’iPhone. Infatti, Apple aveva già introdotto cambiamenti simili su iOS 17.4 all’inizio di quest’anno, sempre in conformità con il Digital Markets Act dell’UE.

Apple si trova ancora sotto il mirino della Commissione Europea per presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA).

I regolatori dell'UE hanno diffuso i risultati preliminari delle indagini avviate contro l'azienda statunitense, affermando che le politiche di "steering" dell'App Store di Apple non rispettano le nuove normative volte a promuovere la concorrenza.

Inoltre, una nuova indagine è stata avviata per esaminare se Apple stia ostacolando l'accesso a marketplace iOS alternativi. Se le accuse fossero confermate, Apple rischierebbe una multa fino a 7 miliardi di euro.

Il futuro dell'Europa e la sua posizione nel panorama tecnologico globale dipendono in gran parte da come risolverà questo dilemma.

La decisione potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Apple, ma per l'intero settore tecnologico.

Approfondimenti:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo