Visita di Netanyahu negli Stati Uniti: tensioni e proteste

La visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu negli Stati Uniti ha suscitato tensioni e proteste. Netanyahu è arrivato alla Casa Bianca per incontrare il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris, mentre fuori decine di manifestanti hanno imbrattato un'immagine di plastica del primo ministro israeliano con vernice rossa.

All'arrivo della delegazione israeliana al Portico Nord della Casa Bianca, i manifestanti hanno trasportato bottiglie piene di vernice rossa su dei carretti. Gli slogan e i cartelli erano gli stessi del giorno precedente, quando cinquemila persone avevano occupato le vie adiacenti.

La giornalista della Cnn Rula Jebreal ha commentato la visita di Netanyahu a Washington durante una puntata di In Onda su La7. Secondo Jebreal, Netanyahu cerca più armi per "finire il lavoro", riferendosi allo sterminio totale di Gaza. Ha sottolineato che Netanyahu vuole più armi, più potere, più bombe per continuare a finire lo sterminio e il genocidio dei palestinesi.

Durante le proteste per l'arrivo di Netanyahu al Congresso, alcuni manifestanti hanno bruciato la bandiera americana e gridato «Allah akbar», Allah è grande. Questo episodio ha suscitato preoccupazione e ha riacceso il dibattito sull'odio islamico verso la nostra civiltà.

Netanyahu ha tenuto un discorso al congresso degli Stati Uniti, prima tappa ufficiale del suo tour in America. Il primo ministro israeliano è alla ricerca di un sostegno bipartisan prima ancora che si delinei il risultato delle elezioni alla Casa Bianca. Tra gli ascoltatori c'era anche il principe Mohammed Bin Salman, erede al trono e primo ministro dell’Arabia Saudita, che ha seguito attentamente il discorso da Riad.

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