Indagine su Gioventù nazionale rivela accuse di razzismo e antisemitismo

L'inchiesta video di Fanpage su Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, ha sollevato un polverone. Il gruppo è stato accusato di razzismo e antisemitismo, portando alla luce un problema che ha suscitato reazioni sia nel merito che nel metodo.

La premier Meloni ha definito l'inchiesta "da regime", mentre Giovanni Donzelli ha accusato il sito di "dire bugie". Secondo Donzelli, altre formazioni politiche, precedentemente toccate dalle inchieste di Fanpage, non hanno ricevuto lo stesso trattamento. L'inchiesta ha rivelato che Gioventù Nazionale ha ideali fascisti, simili a quelli del Fronte della Gioventù, di cui Meloni era un membro.

In passato, le organizzazioni giovanili dell’MSI – e in parte anche di AN – condividevano gli stessi ideali e non li nascondevano, né in piazza né con i media. Tuttavia, l'inchiesta di Fanpage "Gioventù Meloniana" ha rivelato un quadro preoccupante del sottobosco giovanile di Fratelli d’Italia, tra inneggiamenti al Duce, saluti romani, antisemitismo e razzismo.

Il Pd Trentino ha preso una posizione chiara: "La maggioranza condanni Gioventù nazionale". Hanno rifiutato l'accordo proposto dalla Provincia, affermando che le condizionalità delle ferie proposte sarebbero improponibili per i sindacati.

La UIL ha mosso cinque punti sul tema delle scuole dell'infanzia, sottolineando la necessità di un dialogo a livello comunale.

Tutti i consiglieri di maggioranza hanno attaccato il consigliere FdI Carlo Andreoli perché non si ritiene antifascista. Andreoli ha definito il concetto "troppo generico" e ha avvertito che si starebbe "giocando troppo col fuoco" in risposta all'indignazione che sta montando attorno all'inchiesta di Fanpage "Gioventù Meloniana". I capigruppo di maggioranza hanno risposto alle dichiarazioni di Andreoli rilasciate al Giornale di Brescia.

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