Conte trasforma il Napoli, camaleontico e granitico

- In ottanta giorni, Antonio Conte ha impresso la sua impronta su un Napoli che, sotto la sua guida, è diventato un esempio di applicazione, ferocia e insoddisfazione costruttiva. La squadra, infatti, non si limita a un solo schieramento tattico, ma si adatta dinamicamente alle situazioni di gioco, passando da una difesa a quattro a una linea a cinque quando non è in possesso del pallone. Questo cambiamento di pelle, che coinvolge anche i singoli giocatori come McTominay, che da centrocampista si trasforma in seconda punta, e Politano, che alterna i ruoli di centrocampista e attaccante, rende il Napoli una squadra imprevedibile e difficile da affrontare.

Il Napoli, attualmente in vetta alla classifica, è la quarta capolista solitaria in sei giornate, dopo Juventus, Udinese e Torino. Questo primato, tuttavia, non è frutto del caso, ma di una serie di circostanze favorevoli, tra cui un calendario che non prevede salite impegnative fino a novembre e la possibilità di lavorare settimanalmente senza l'impegno delle coppe europee. Conte, con il suo talento di costruttore di squadre, ha saputo sfruttare al meglio queste condizioni, facendo lievitare il livello di gioco della squadra e portandola a volare alta.

Il giornalista Maurizio Pistocchi ha sottolineato come Conte abbia rinunciato alla sua ideologia calcistica, passando dal 3-5-2 utilizzato alla Juventus e all'Inter, al 3-4-3 del Tottenham, fino ad arrivare all'attuale 4-3-3. Questo cambiamento, secondo Pistocchi, dimostra la capacità di evolversi anche di chi ha già vinto, evitando gli errori e i problemi che spesso derivano da un'adesione rigida a un'unica filosofia di gioco. Il nuovo Napoli, infatti, convince proprio per questa flessibilità tattica, che permette alla squadra di adattarsi alle diverse situazioni di gioco e di esprimere al meglio il proprio potenziale.

Il Napoli di Conte rappresenta un esempio di come la capacità di adattamento e l'evoluzione tattica possano portare a risultati sorprendenti. La squadra, grazie alla guida del suo allenatore, ha saputo trasformarsi in un collettivo camaleontico e granitico, capace di affrontare con successo le sfide del campionato e di mantenere la testa della classifica.

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