La tragica morte di Satnam Singh: arrestato il datore di lavoro

Satnam Singh, un bracciante agricolo indiano, ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro a Latina, in Italia. Singh è stato risucchiato da un macchinario utilizzato per avvolgere la plastica, causando l'amputazione del suo braccio destro.

Dopo l'incidente, invece di essere portato direttamente al pronto soccorso, Singh è stato trasportato alla sua abitazione e lasciato in condizioni critiche. Il suo braccio amputato era appoggiato in una cassetta per la raccolta della frutta, poco distante da lui. Nonostante le richieste di chiamare i soccorsi da parte di sua moglie Soni, il datore di lavoro ha insistito sul fatto che Singh era già morto.

A seguito dell'incidente, i Carabinieri hanno arrestato Antonello Lovato, il datore di lavoro di Singh. Lovato è accusato di non aver chiamato i soccorsi dopo l'incidente e di aver abbandonato Singh in condizioni critiche. L'arresto è avvenuto a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La morte di Singh ha suscitato indignazione e ha portato alla luce la questione dello sfruttamento dei lavoratori. Andrea Orlando, deputato del Partito Democratico ed ex ministro della Giustizia, ha presentato un'interrogazione alla Camera rivolta al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Orlando ha chiesto di fare chiarezza sulla vicenda e di garantire il rispetto delle normative in materia di caporalato e sfruttamento dei lavoratori. La morte di Singh ha messo in evidenza la necessità di una maggiore tutela per i lavoratori agricoli.

La morte di Singh è una tragedia che sottolinea l'importanza della sicurezza sul lavoro e dei diritti dei lavoratori. Questo caso ha portato alla luce la necessità di riforme legislative e di un maggiore controllo per prevenire futuri incidenti e garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori.

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