Protesta silenziosa alla maturità 2024, un atto di coraggio

Nel 2024, tre studentesse del liceo Foscarini di Venezia hanno scelto un modo insolito per esprimere il loro dissenso. Durante l'esame di maturità, hanno optato per una "scena muta", un gesto simbolico per denunciare presunte ingiustizie nella valutazione della prova di greco.

Lo scrittore Enrico Galiano, noto per la sua attenzione alle tematiche giovanili, ha espresso il suo sostegno alle ragazze. Ha definito il loro gesto come un atto di coraggio e di denuncia contro le ingiustizie. Allo stesso tempo, Marco Nimis, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto, ha criticato le reazioni alla protesta delle studentesse, definendo l'etichettatura di qualsiasi forma di disobbedienza come un comportamento da condannare come un esempio di "bullismo istituzionale".

Andrea Porcarelli, docente di pedagogia della scuola all’Università di Padova, ha sollevato alcune importanti considerazioni sul ruolo della scuola nella socializzazione secondaria degli studenti e sul significato dell’esame di maturità. Secondo lui, la scuola e la famiglia dovrebbero insegnare agli studenti che è possibile "fallire per crescere".

La protesta delle studentesse non è un evento isolato. Un episodio simile è accaduto nel 1989 al liceo classico Marco Polo, dove gli studenti, nonostante avessero ottenuto buoni risultati durante i cinque anni di studio, sono usciti con la media del 37/60 alla maturità. Questo evento storico dimostra che la protesta delle studentesse del Foscarini non è un caso isolato, ma fa parte di una lunga tradizione di dissenso studentesco.

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