Derby infuocato a Madrid: colpa dei giocatori dell'Atletico?

- Durante il recente derby tra Atletico Madrid e Real Madrid, la partita è stata interrotta per circa venti minuti a causa delle intemperanze dei tifosi dei Colchoneros, che hanno lanciato oggetti in campo, colpendo in particolare il portiere del Real Madrid, Thibaut Courtois. L'episodio ha scatenato un acceso dibattito sul comportamento dei giocatori dell'Atletico, che, secondo l'editorialista di El Paìs, Manuel Jabois, hanno mostrato una contiguità incestuosa con gli ultras violenti, applaudendo e inchinandosi davanti alla curva.

Diego Simeone, tecnico dell'Atletico Madrid, ha commentato l'accaduto, sottolineando che, sebbene non giustifichi il comportamento dei tifosi, è importante evitare provocazioni in campo che possano scatenare reazioni violente. Simeone ha infatti dichiarato che i tifosi non si arrabbiano da soli, ma sono spesso provocati dalle azioni dei giocatori avversari. Questo commento è stato interpretato come una critica indiretta a Courtois, accusato di aver provocato i tifosi con le sue esultanze.

L'Atletico Madrid ha già individuato il primo colpevole del lancio di oggetti contro Courtois e sta collaborando con le autorità per identificare gli altri responsabili. Nel frattempo, la società ha condannato fermamente l'accaduto e ha promesso di prendere provvedimenti per evitare che simili episodi si ripetano in futuro.

L'episodio ha sollevato numerose questioni sulla responsabilità dei giocatori e dei club nel mantenere un ambiente sicuro e rispettoso durante le partite. La contiguità tra giocatori e ultras violenti, evidenziata da Jabois, rappresenta un problema che va affrontato con decisione per preservare l'integrità del calcio e garantire la sicurezza di tutti i protagonisti in campo.

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