Trasformazione del luogo del delitto di Thomas Luciani in un percorso di vita

Il sindaco di Pescara, Masci, ha proposto un piano per trasformare l'area del delitto di Thomas Luciani in un percorso vita dedicato ai giovani e allo sport all'aperto. Questa proposta è stata avanzata a Rfi, l'ente proprietario dell'area.

L'area in questione si trova alle spalle e oltre i confini del parco intitolato a Baden Powell. Il sindaco Masci ha preso contatti con Rfi per chiedere di trasformare quel terreno e di destinarlo ai giovani. L'idea è quella di realizzare un progetto per i ragazzi, magari attraverso la realizzazione di un percorso vita. L'obiettivo è di farne un luogo di incontro nel verde, per le attività sportive all’aperto, gratuite, per tutti, dove si “coltivino” valori e principi sani, oltre a nuovi alberi.

Proseguono le indagini della Polizia, a sei giorni dall'omicidio di Christopher Thomas Luciani, 17 anni ancora da compiere, ucciso brutalmente domenica scorsa con 25 coltellate, per un piccolo debito di droga, nel parco 'Baden Powell' di Pescara. Grazie alle testimonianze dei giovanissimi coinvolti e alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, il quadro dell'accaduto è piuttosto chiaro. Tuttavia, si attende di conoscere il contenuto degli smartphone sequestrati a tutto il gruppo: non solo quelli dei due 16enni sottoposti a fermo perché ritenuti responsabili dell'omicidio, ma anche quelli degli amici che erano con loro, tutti a conoscenza dell'accaduto.

Anche l'Rds summer festival ha voluto ricordare la tragedia di Christopher Thomas Luciani, dal palco dello Stadio del mare, a Pescara. I conduttori di Rds Next Rino De Niro, Samara Tramontana e Gaia Garaviglia hanno dedicato un saluto speciale a Christopher.

Per i (presunti) assassini di Thomas Luciani, che doveva compiere ancora 17 anni ed è stato ammazzato nel parco Baden Powell a Pescara da due coetanei, si prospetta il giudizio immediato, dopo la chiusura delle indagini. Intanto, l’attenzione degli investigatori è concentrata sui telefonini, le perizie potrebbero fare chiarezza sui punti ancora oscuri di quest’omicidio che ha sconvolto l’Italia. Non è stata ritrovata fino ad oggi l’arma del delitto, secondo le testimonianze sarebbe un coltello da sub: lo avrebbe poi gettato tra gli scogli uno dei due sedicenni in carcere per il delitto, sono il figlio di un’avvocatessa difeso da Roberto Mariani e l’amico figlio di un carabiniere, assistito da Marco Di Giulio.

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