la Nuova di Venezia 17/11/2021
«Ciò che ha scelto – dice don Luigi Ciotti – è sotto gli occhi di tutti». «Si può dire che a questo giovane la ‘ndrangheta ha confiscato la vita». Ti chiedi se avresti potuto fare di più, ma la sua volontà era quella di tornare a Gioia Tauro e da lì in poi si è caricato sulle spalle un’intera famiglia di ‘ndrangheta» Don Luigi, quanto fa male sapere che un ragazzo che avrebbe potuto cambiare è tornato nella ‘ndrangheta? Appena terminato il periodo concordato coi…
Leggi