Paolo Signorelli si dimette da portavoce del ministro dell'Agricoltura

Paolo Signorelli, portavoce del Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha annunciato le sue dimissioni. La decisione è stata presa per proteggere se stesso e la sua famiglia, e per evitare di danneggiare il governo.

Signorelli ha annunciato la sua decisione durante un colloquio con il Foglio, dopo essersi autosospeso. Ha spiegato che la sua decisione è stata presa per proteggere se stesso e la sua famiglia, e per evitare di danneggiare il governo.

Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, ha espresso il suo dispiacere per la perdita di un collaboratore prezioso. Ha descritto Signorelli come un professionista incensurato con due lauree, che lavora con dedizione e professionalità. Ha sottolineato che in questi mesi non ha mai sentito Signorelli dire una cosa fuori dalle righe.

Lollobrigida ha difeso Signorelli, sostenendo che mettere alla gogna un padre di famiglia per fatti accaduti quando poteva avere dei legami con gli irriducibili della Lazio è qualcosa che offende chi lo fa. Ha anche espresso la sua curiosità di sapere perché nessuno ha mai chiesto che fosse rimosso da quel giornale che ha puntato su questa campagna ignobile, un giornalista come Adriano Sofri che per 22 anni ha scritto su La Repubblica essendo condannato a 22 anni per essere il mandante dell'omicidio Calabresi.

Lollobrigida ha criticato La Repubblica, definendola il quotidiano di De Benedetti. Ha accusato il giornale di aver condotto una campagna ignobile, puntando su un giornalista come Adriano Sofri, condannato a 22 anni per essere il mandante dell'omicidio Calabresi, che per 22 anni ha scritto su La Repubblica. Ha sostenuto che questa campagna ha colpito Signorelli ingiustamente, causando la sua decisione di dimettersi.

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