Concordato preventivo biennale, novità e proroghe

- Con la conversione in legge del Decreto Omnibus (113/24), il concordato preventivo biennale si appresta a subire una metamorfosi significativa, introducendo un meccanismo di ravvedimento operoso che interesserà una vasta platea di autonomi e partite IVA. Questo nuovo strumento, che mira a incentivare l'adesione al concordato per il prossimo biennio, prevede che i contribuenti possano regolarizzare le somme evase nel periodo 2018-2022, beneficiando di aliquote comprese tra il 3% e il 15% sui maggiori redditi dichiarati nei due anni.

La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) ha richiesto una proroga della scadenza per aderire al concordato preventivo biennale, attualmente fissata al 31 ottobre, proponendo di estenderla al 30 novembre. Tale richiesta, motivata dalla necessità di garantire una più consapevole e ampia adesione, è stata accolta con favore dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, che hanno approvato l'emendamento della maggioranza al decreto Omnibus.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato l'importanza di questo provvedimento, che rappresenta un'opportunità unica per i contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale senza incorrere in sanzioni. Il ravvedimento speciale, inserito nel decreto legge Omnibus, è stato approvato in una seduta domenicale delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, un evento insolito che testimonia l'urgenza e la rilevanza della misura.

Il concordato preventivo biennale, che interessa una platea potenziale di 4,5 milioni di autonomi e partite IVA, rappresenta una svolta significativa nel panorama fiscale italiano. La possibilità di regolarizzare le somme evase con aliquote agevolate costituisce un incentivo potente per i contribuenti, che potranno così mettersi in regola senza dover affrontare le pesanti sanzioni previste dalla normativa vigente.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo