Altra mossa della maggioranza per spingere concordato e condono: un anno in più per gli accertamenti su chi non si “ravvede”

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Con l’autunno stanno per arrivare i “sacrifici non banali” imposti dal nuovo Patto di stabilità e il lavoro sulle coperture della prossima manovra è talmente complicato da costringere il governo a pietire un contributo una tantum dalle banche. Il viceministro con delega al fisco Maurizio Leo ripone grandi speranze di gettito nel concordato preventivo biennale tra Agenzia delle Entrate e partite Iva, ma i primi dati dicono che rischia di finire in un memorabile flop. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Una delle novità più importanti dal punto di vista fiscale, se non addirittura la più importante per il 2024, è rappresentata dal concordato preventivo biennale (Cpb). Giunti ormai a fine settembre ancora non si riesce a definire bene come funzionerà e i reali vantaggi per i contribuenti che decidono di aderire. (Quotidiano di Sicilia)

Le adesioni al nuovo “concordato preventivo biennale” – la misura con cui si prova a solleticare le partite Iva in odore di evasione per raccattare un po’ di gettito – non decollano, anzi, stando a quanto filtra da ambienti ministeriali, sarebbero ferme a … (Il Fatto Quotidiano)

Il D.Lgs. 5.8.2024 n. 108 ha apportato delle modifiche alla disciplina del concordato per quanto concerne le cause di esclusione, la determinazione del reddito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale. (Assolombarda)

Via libera al concordato biennale rafforzato

Sarebbe quanto prevede la riformulazione dell'emendamento al decreto omnibus sul concordato che, riferiscono fonti parlamentari, sarebbe stato depositato in commissione al Senato. (Corriere della Sera)

L'emendamento prevede anche più tempo per i controlli: per le partite Iva soggette agli Isa che non aderiscono al ravvedimento i termini di decadenza dell'accertamento in scadenza il 31 dicembre 2024 sono prorogati al 31 dicembre 2025; per quelle che aderiscono sono prorogati fino al 31 dicembre 2027. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Una buona notizia per i contribuenti in ritardo con i pagamenti: il Senato ha approvato un emendamento al decreto omnibus che introduce un'importante novità per il concordato fiscale biennale. Questo significa poter regolarizzare i debiti con il fisco versando un'imposta sostitutiva e pagando in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 o rateizzando il pagamento in 24 mesi. (ROMA on line)