Nei sette anni trascorsi dall’adozione dell’Accordo di Parigi, le 60 maggiori banche private del mondo hanno finanziato i combustibili fossili con 5.500 miliardi di dollari. Tra queste anche le due più grandi banche italiane, UniCredit e Intesa Sanpaolo, che dal 2016 hanno concesso all’industria fossile rispettivamente 43 e 22 miliardi di dollari in termini di prestiti e sottoscrizioni, risultando anche nella lista delle prime 40 banche a livello mondiale che finanziano le multinazionali…
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Dal 14° rapporto annuale “Banking on Climate Chaos” è emerso che lo scorso anno il finanziamento dei combustibili fossili da parte delle banche è stato inferiore a quello del 2016 Il finanziamento dei combustibili fossili da parte delle 60 maggiori banche del mondo nel 2022 è sceso a 673 miliardi di dollari, dai 742 miliardi di dollari del 2021. È quanto è emerso dal 14° rapporto annuale “Banking on Climate Chaos”, pubblicato oggi dalle organizzazioni non governative e…
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La crisi energetica ha dato nuova linfa ai finanziamenti alle fossili. Le compagnie del fracking attraggono l’8% di investimenti in più del 2021, quelle attive nel gnl ben il 50% in più Foto di Jürgen da Pixabay I numeri della finanza fossile nel rapporto annuale Banking on Climate Chaos (Rinnovabili.it) – Nei sette anni che ci separano dall’adozione dell’Accordo di Parigi, le 60 maggiori banche private del mondo hanno investito 5.500 miliardi di dollari in combustibili fossili.
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Sono passati sette anni dall’adozione dell’Accordo di Parigi, nel 2016, e in questo arco di tempo le 60 maggiori banche del mondo hanno finanziato il settore dei combustibili fossili con circa 5.500 miliardi di dollari attraverso prestiti e sottoscrizioni di obbligazioni e di azioni: 673 miliardi solo nel 2022. Nonostante lo scorso anno le compagnie del settore abbiano realizzato…
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A guardare i comunicati stampa e gli eventi di settore, sembra che il net zero – l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra – sia una missione trasversale, condivisa da tutte le big della finanza. Comprese le italiane. Unicredit e Intesa Sanpaolo, infatti, hanno promesso a più riprese di svincolarsi dai combustibili fossili, principali responsabili del riscaldamento globale. Ma è davvero così? Anche quest’anno, il report Banking on Climate Chaos svela i…
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Famiglie in Mozambico cacciate dalle proprie case per far spazio alle infrastrutture per lo sfruttamento del gas e ricollocate in un nuovo insediamento lontano dalle tradizionali fonti di sostentamento. Un territorio sulle coste della Louisiana, abitato prevalentemente da latini e afroamericani, che a decenni di inquinamento dell’industria petrolchimica si vede ora aggiungere un nuovo terminal per il GNL.
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Gli istituti medio-piccoli hanno appena inviato a Bankitalia i piani di intervento. Sotto la lente della vigilanza la gestione del rischio climatico e ambientale. Sono stati richiesti una serie di interventi in modo piuttosto invasivo, dalla governance al modello di business fino alla strategia
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