Battaglia in Libano, Hezbollah e Israele in un nuovo scontro

- Nel sud del Libano, la situazione è tornata a essere incandescente. Hezbollah, il gruppo armato sciita, ha teso un'imboscata alle forze israeliane, causando la morte di otto soldati e ferendone più di dieci. Questo attacco, avvenuto in un'area da tempo sotto il controllo di Hezbollah, rappresenta una risposta alla recente offensiva israeliana, la prima dopo diciotto anni di relativa calma e dopo un'occupazione militare durata ventidue anni fino al 2000.

Hezbollah, che ha subito una serie di sconfitte nelle ultime due settimane, ha deciso di sfidare Israele sul proprio terreno, utilizzando tattiche di guerriglia mordi-e-fuggi. Queste tattiche includono l'uso di botole collegate a tunnel sotterranei, agguati nella boscaglia e tra le macerie delle case civili, sistematicamente distrutte dall'artiglieria e dall'aviazione israeliana. L'Iran, principale sostenitore di Hezbollah, si trova ora in una posizione di debolezza, colpito duramente dalle azioni militari israeliane contro Hamas e Hezbollah.

La strategia di Israele sembra aver dato i suoi frutti, disarticolando politicamente e militarmente l'Asse della Resistenza, costringendo l'Iran a esporsi direttamente senza poter più contare sui gruppi terroristici locali. Tuttavia, la missione UNIFIL, guidata dal generale Antonio Messina e composta da oltre mille soldati italiani, si trova in una situazione di impotenza, bloccata da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che si è rivelata inefficace.

Israele è pronta a lanciare un attacco via terra per neutralizzare la vasta rete di tunnel sotterranei di Hezbollah, un labirinto che si estende per centinaia di chilometri lungo il confine e che rappresenta una minaccia strategica per lo Stato ebraico. Secondo il Wall Street Journal, le forze speciali israeliane hanno già effettuato incursioni mirate nei tunnel negli ultimi mesi, come fase preparatoria di una possibile operazione su larga scala.

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