Bellocco: omicidio e violenza tra le curve

L'omicidio di Antonio Bellocco, esponente di spicco del clan omonimo della 'ndrangheta e membro del direttivo della curva interista, ha scosso profondamente il mondo del calcio e della criminalità organizzata. Bellocco è stato ucciso con undici coltellate fatali, inflitte da Andrea Beretta, capo ultrà nerazzurro, durante un'aggressione avvenuta all'interno di una Smart. L'autopsia ha rivelato che le coltellate, tutte letali, sono state concentrate tra il collo e il petto della vittima.

L'omicidio è avvenuto in un contesto di tensione crescente tra le curve delle tifoserie organizzate. Bellocco, figlio del capobastone Giulio, morto a gennaio al 41bis e condannato per associazione mafiosa, era un personaggio di rilievo sia nel mondo della criminalità organizzata che in quello del tifo calcistico. La sua morte ha messo in luce i legami profondi e spesso violenti tra questi due mondi.

Secondo le ricostruzioni, Beretta ha aggredito Bellocco con estrema violenza, infliggendo undici coltellate mortali e altre dieci superficiali. L'aggressione è avvenuta in un momento di impeto, senza che la vittima avesse il tempo di difendersi. Sul luogo dell'omicidio, un incrocio tra le due curve, erano presenti anche altri membri del direttivo della curva interista, tra cui Matteo Norrito, Mauro Nepi, Nino Ciccarelli e Marco Ferdico. La loro presenza ha sollevato interrogativi sulla possibile premeditazione dell'omicidio e sul coinvolgimento di altre persone.

Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli dell'omicidio e individuare eventuali complici. Beretta è stato arrestato con l'accusa di omicidio, ma restano ancora molti punti oscuri da chiarire. La polizia sta cercando di ricostruire i movimenti dei presenti sul luogo del delitto e di capire se ci siano stati altri motivi dietro l'aggressione, oltre alla rivalità tra le curve.

Altri dettagli:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo