Khamenei guida la preghiera per Nasrallah con un fucile al fianco

- Migliaia di iraniani si sono radunati alla moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel cuore di Teheran, per commemorare la morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. In un evento che ha visto la partecipazione di una folla imponente, l'ayatollah Ali Khamenei ha guidato i sermoni durante le preghiere del venerdì, un fatto che non accadeva da cinque anni. La presenza del leader supremo iraniano, con un fucile al fianco, ha aggiunto un elemento di drammaticità alla cerimonia.

Nel suo discorso, Khamenei ha sottolineato come le politiche adottate dai nemici dell'Iran mirino a seminare divisioni e sedizioni tra i musulmani. Ha ribadito che l'attacco missilistico lanciato contro Israele il 7 ottobre è stato un'azione legittima e giustificata, elogiando il lavoro delle forze armate iraniane. "Non esitiamo né ci precipitiamo a fare il nostro dovere", ha dichiarato, sottolineando la determinazione del paese a difendere i propri interessi.

La cerimonia ha segnato un momento significativo, non solo per la presenza di Khamenei, ma anche per il contesto in cui si è svolta. La morte di Nasrallah, avvenuta per mano delle Forze di difesa israeliane a Beirut, ha scatenato una serie di reazioni e ha messo in luce le tensioni esistenti nella regione. L'ayatollah, con il suo discorso, ha voluto ribadire la posizione dell'Iran e la sua volontà di non cedere alle pressioni esterne.

La folla presente alla moschea ha ascoltato con attenzione le parole del leader supremo, che ha parlato con fermezza e determinazione. La presenza del fucile al suo fianco ha simbolizzato la prontezza dell'Iran a difendersi e a rispondere a qualsiasi minaccia. Questo gesto, carico di significato, ha rafforzato il messaggio di Khamenei e ha sottolineato la gravità della situazione.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo