Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo, scompare prima della sentenza

Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, è scomparso prima che la sentenza diventasse definitiva. L'omicidio, avvenuto la sera dell'8 ottobre 2015, ha scosso la comunità locale e ha portato alla luce una rete di tensioni familiari.

Bozzoli, mosso da un profondo risentimento, ha assassinato lo zio, convinto che fosse un ostacolo ai suoi progetti professionali ed economici. L'omicidio è avvenuto nella ditta di famiglia, un luogo che avrebbe dovuto essere un simbolo di unità e cooperazione.

Prima della pronuncia della sentenza in Cassazione, avvenuta il 1 luglio, Bozzoli è fuggito. È stato registrato un passaggio della sua Maserati Levante il 23 giugno, suggerendo che si sia allontanato con la moglie e il figlio. Da allora, non ci sono state altre tracce di lui.

Nonostante la gravità dell'accusa, Bozzoli non è stato posto in custodia cautelare. Questa decisione ha sollevato molte domande, soprattutto ora che l'uomo è scomparso.

Le autorità stanno cercando Bozzoli, ma finora i loro sforzi non hanno portato a risultati concreti. L'ultimo accesso di Bozzoli a Whatsapp e il mistero del suo passaporto aggiungono ulteriori strati di complessità alla sua fuga. Nel frattempo, la comunità locale rimane sconvolta, in attesa di risposte.

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