Uccise lo zio in fonderia, condannato all'ergastolo resta ancora irreperibile: "È sparito da dieci giorni"

Uccise lo zio in fonderia, condannato all'ergastolo resta ancora irreperibile: È sparito da dieci giorni
IL GIORNO INTERNO

Marcheno (Brescia) – Giacomo Bozzoli da ieri è ufficialmente latitante. Il decreto di latitanza è stato emesso in serata con la firma del giudice della prima sentenza, il presidente della prima sezione penale del tribunale di Brescia, Roberto Spanò. Dieci giorni sono trascorsi da quando Giacomo Bozzoli pare essere sparito da tutti i radar per entrare nella dimensione della irreperibilità. Dieci giorni dall’ultimo accesso a Whatsapp alle 3.30 della notte fra domenica 23 giugno e il lunedì successivo. (IL GIORNO)

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Per i vicini di casa, Bozzoli, la moglie e il figlio piccolo, non si vedrebbero da una decina di giorni. Il 39enne condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, è sempre rimasto libero dall'inizio della vicenda datata 8 ottobre 2015 ad oggi. (Tuttosport)

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: è mercoledì 3 luglio 2024. (Today.it)

Non ci arrivò mai. La sua auto nel parcheggio, i suoi abiti ancora nello spogliatoio, ma di lui nessuna traccia: sparito nel nulla con i vestiti da lavoro e le scarpe antinfortunistiche ancora addosso, niente telefono (non è mai stato trovato) né soldi. (Corriere della Sera)

VIDEO Giacomo Bozzoli, carabinieri fuori casa sua dopo conferma ergastolo: lui però è latitante

Quando ieri sera i giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso proposto dall’imputato contro la sentenza della Corte di assise di appello, confermando per Giacomo Bozzoli la pena dell’ergastolo, il 39enne non era in aula. (Adnkronos)

Adelio Bozzoli, papà di Giacomo, è rientrato ieri dopo pranzo da Roma, dove ha partecipato (come ha sempre fatto anche in primo e secondo grado) all’udienza davanti alla prima sezione della Corte di Cassazione che poco prima delle 18 — ma lui era convinto il verdetto sarebbe stato emesso ben più tardi, tanto da decidere di pernottare — ha confermato l’ergastolo, rendendolo definitivo, a carico del figlio, per l’omicidio aggravato e la distruzione del corpo dello zio Mario, scomparso dalla fonderia di famiglia, a Marcheno, la sera dell’8 ottobre 2015. (Corriere della Sera)

La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Giacomo Bozzoli, accusato dell’omicidio dello zio Mario e di aver poi gettato il cadavere nell’altoforno della fonderia di famiglia. L’omicidio, secondo la ricostruzione dei Carabinieri che indagarono sulla vicenda, avvenne a Marcheno in provincia di Brescia l’8 ottobre 2015. (LAPRESSE)