Riforma dell'accesso alle facoltà di medicina in Italia: un cambiamento radicale

Nel panorama educativo italiano, una riforma significativa sta cercando di modificare l'accesso alle facoltà di Medicina. Tradizionalmente dominate da un rigido sistema di numero chiuso, le facoltà vedranno, per il prossimo anno accademico, un cambiamento sostanziale che potrebbe trasformare il futuro di molti aspiranti medici.

Un addio al test di accesso

La riforma prevede l'abolizione del test di accesso alla facoltà di Medicina. Secondo quanto riportato, verranno individuate le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che devono essere superate per l'ammissione al secondo semestre. Nel caso di mancata ammissione, verranno riconosciuti i crediti formativi utili per poter cambiare facoltà.

Come funzionerà l'accesso alla facoltà

Chi aspira a studiare medicina dovrà seguire corsi propedeutici nel primo semestre e superare i relativi esami. Per essere ammessi al secondo semestre, bisognerà aver superato questi esami con risultati che dovrebbero essere riportati in una graduatoria nazionale.

Il fabbisogno di medici e il numero chiuso

Nonostante la riforma, resta una forma di numero chiuso. Il numero di iscrizioni al secondo semestre dovrebbe essere coerente con il fabbisogno di medici stimato dal Sistema sanitario nazionale.

Entrata in vigore della riforma

L'entrata in vigore della riforma potrebbe arrivare per l'anno accademico 2025/26, segnando un cambiamento radicale nel panorama educativo italiano. Questa riforma potrebbe trasformare il futuro di molti aspiranti medici, offrendo loro nuove opportunità e sfide.

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