Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Medvedev: “L’Europa rischia danni catastrofici”
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Messaggio durissimo del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev che ha esortato l'Europa a fermare il sostegno all'Ucraina o affrontare i danni potenzialmente devastanti dell'ultimo missile a raggio intermedio di cui si è dotata Mosca, l'Oreshnik. "L'Europa specula sull'entità dei danni che il missile causerebbe con le sue testate nucleari, sulla possibilità di abbatterlo e sulla rapidità con cui i missili raggiungerebbero le capitali del Vecchio Continente. (la Repubblica)
Su altre fonti
A lanciare la clamorosa indiscrezione è il quotidiano Le Monde. Francia e Regno Unito infatti starebbero discutendo sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina. (Liberoquotidiano.it)
Mentre il conflitto in Ucraina entra in una nuova fase di escalation, le discussioni sull'invio di truppe francesi e britanniche e di società di difesa private in Ucraina sono riprese, secondo quanto riporta Le Monde citando sue fonti. (L'HuffPost)
Le nuove discussioni sarebbero riprese «nella prospettiva di un eventuale disimpegno americano nel sostegno a Kiev dopo l'insediamento di Donald Trump, il 20 gennaio 2025». Secondo il quotidiano francese Le Monde, che cita «fonti concordanti», l'idea sarebbe già sul tavolo di alcuni governi europei. (ilmessaggero.it)
Stando a quanto riporta il quotidiano francese Le Monde, che cita "fonti concordanti", sono discussioni per la gran parte classificate, rilanciate alla luce di un potenziale ritiro del sostegno americano a Kiev una volta che Donald Trump entrerà in carica il 20 gennaio 2025 e dell'avanzamento delle truppe russe affiancate ora da soldati nordcoreani e yemeniti. (Today.it)
Il portavoce del Comando meridionale dell'esercito ucraino, Vladyslav Voloshyn, ad Apostrophe Tv ha dichiarato che i russi si concentreranno probabilmente attorno a Velyka Novosilka, uno degli insediamenti più grandi della zona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Inviare truppe europee in Ucraina per mitigare gli effetti militari di un'eventuale disimpegno statunitense che potrebbe materializzarsi con la nuova presidenza di Donald Trump. Francia e Regno Unito, per esempio, non escluderebbero di poter guidare una coalizione. (il Giornale)