Al Jolani promette moderazione in Siria. Washington: "Attendiamo i fatti"
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Dialogo con le diverse comunità e rispetto per tutti i siriani. Se fosse un partito impegnato in una regolare competizione elettorale questi potrebbero essere gli slogan di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), l’organizzazione islamista che l’8 dicembre ha detronizzato il dittatore Bashar al-Assad. A ripetere parole rassicuranti su come gli ex qaedisti intendono guidare la Siria nei prossimi mesi non è solo il leader dei miliziani, che ha abbandonato il suo nome di guerra Mohammad al-Jolani per tornare a quello di Ahmad al Aharaa, ma anche i suoi più stretti collaboratori. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Il nuovo leader siriano Ahmad Al Jolani tenta di rassicurare il mondo. I cristiani sperano, i curdi tremano. (TV2000)
Incontrando il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, Jolani ha affermato che tutte le armi presenti nel Paese passeranno sotto il controllo dello Stato, comprese quelle detenute dalle forze a guida curda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il leader dei ribelli: "Il popolo deciderà forma dello Stato non paesi stranieri" (LAPRESSE)
Siria, Al-Jolani: "È la patria di tutti, proteggeremo le minoranze" 23 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Da giovane militante panislamico schierato con Al Qaeda e combattente di Isis a statista pragmatico deciso a lavorare per la costruzione di «una nuova Siria unita e inclusiva di tutte le sue componenti». (Corriere della Sera)
Due settimane dopo la presa di potere a seguito di un’offensiva lampo, il leader del governo ad interim siriano, Ahmed Al-Sharaa, noto ai più come come Abu Mohammed Al Jualni, capo del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), ex diramazione siriana di al Qaeda, ha annunciato domenica che tutte le armi (Inside Over)