Vele di Scampia, perché si vive ancora nell’abbandono

Vele di Scampia, perché si vive ancora nell’abbandono
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Valigia Blu INTERNO

Min lettura Per i funerali delle vittime del crollo alla Vela Celeste di Scampia, ci si aspettava gran folla e forse, mista a dolore, anche tensione: la rabbia dei residenti del quartiere e dei familiari. Invece la grande piazza Giovanni Paolo II è rimasta quasi vuota sotto un sole implacabile, e i funerali, celebrati dal vescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, si sono svolti nel silenzio. Ci sarà, poi, chi dirà che le file di sedie di plastica non sono state occupate per protesta. (Valigia Blu)

Se ne è parlato anche su altri media

Nel bollettino medico emesso oggi mercoledì 31 luglio dal Santobono, sulle 7 bimbe ferite nel crollo alla Vela Celeste di Scampia, ci sono alcune notizie confortanti, pur nella gravità complessiva dello scenario. (Fanpage.it)

Un altro drappo ricorda le tre vittime: “Per Roberto, Patrizia e Margherita”. (La Repubblica)

e B. «Le due piccole pazienti, A. (ilmattino.it)

Vela celeste, l’addio alle vittime; Battaglia: «Scampia sa sempre rialzarsi»

Una piazza assolata e torrida ha accolto i feretri di Roberto Abbruzzo, Patrizia e Margherita Della Ragione, le tre vittime del crollo di un ballatoio della Vela Celeste di Scampia. Nonostante il centro coordinamento soccorsi e la prefettura di Napoli abbiano deciso di anticipare di mezz'ora le esequie per il caldo eccessivo non c'è stata l'affluenza prevista. (il Giornale)

Don Ferdinando Toia, 50enne vicario generale della diocesi di Monreale, sta meglio dopo il grave malore che lo ha colpito sabato scorso mentre celebrava messa nella chiesa Madre di Montelepre. (Monrealelive.it)

Si sentono con nitidezza i singhiozzi e sono ben visibili le lacrime dei parenti delle tre povere vittime della Vela celeste: Roberto Abruzzo, Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione. (ilmattino.it)