Il vero problema sono le inchieste quasi infinite
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– Le due sentenze della magistratura giudicante su Matteo Renzi e Matteo Salvini possono favorire, paradossalmente (ma solo fino a un certo punto), la ricerca di un nuovo e meno burrascoso rapporto tra politica e giustizia in Italia. Sarebbe arrivato il momento, del resto, dopo almeno tre decenni di furibonda contesa e di ricorrenti invasioni di campo e sconfinamenti tra i due ambiti dell’assetto istituzionale e costituzionale dello Stato, di tentare (almeno) di tornare all’antica lezione liberale di Montesquieu sulla separazione dei poteri come condizione essenziale per assicurare sia l’equilibrio tra di essi sia i diritti e le libertà degli individui. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
Bella intervista di Nicola Carraro sul nonno Rizzoli. Il corriere della sera affida a Monti l’editoriale perchè il senatore a vita replichi alla replica della Meloni. (Nicola Porro)
I politici finiti a processo sono stati assolti e prosciolti, nonostante le richieste di pena e di rinvio a giudizio. E invece le decisioni prese nei confronti di Matteo Renzi (prosciolto a Firenze nel caso della Fondazione Open) e Matteo Salvini (assolto nel processo Open Arms) negli ultimi giorni, diventano l’ennesima scusa per lanciare un attacco alle toghe e invocare la riforma della separazione delle carriere. (Il Fatto Quotidiano)
Nonostante nel caso del processo al vicepremier Salvini la destra non possa insistere sulle «toghe rosse», un effetto comunque la sentenza lo ha avuto: il governo metterà il turbo alla separazione delle carriere per avere la prima approvazione della Camera entro fine gennaio e per provare a stoppare le proteste annunciate dai magistrati. (il manifesto)
Non so se come hanno promesso Matteo Salvini e Giorgia Meloni subito dopo l'assoluzione dell'attuale ministro delle Infrastrutture nel processo Open Arms, la riforma della giustizia, a cominciare dalla separazione delle carriere, avrà davvero un iter più veloce. (il Giornale)
La seconda è che si deve procedere con la riforma costituzionale della separazione delle carriere come ulteriore garanzia del cittadino contro i teoremi di qualche pubblico ministero politicamente schierato. (La Voce del Patriota)
La coincidenza temporale tra il proscioglimento di un Matteo (Renzi) nel procedimento Open e l’assoluzione dell’altro nel processo Open Arms (Salvini) ripropone il problema del rapporto tra politica e giustizia, con il primo che chiede le scuse di chi ha strumentalizzato le accuse a suo carico e il secondo che invita ad accelerare con l’approvazione di nuove norme: «Riforme, riforme, riforme». (Corriere della Sera)