Pensioni, l'Istat fa i conti sull'età: dal 2027 servono tre mesi in più. I giovani? Lasceranno a 70 anni

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Corriere della Sera INTERNO

Tutti coloro che sono nati dal 1960 in poi sono destinati, secondo le attuali norme di legge, a subire un aumento dei requisiti per accedere alla pensione, ora fissati (per chi ha versato contributi prima del 1996) a 67 anni d’età (con 20 di contributi) per la pensione di vecchiaia e, per la pensione anticipata, a 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) indipendentemente dall’età. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

L’aumento della longevità reso possibile dagli enormi progressi compiuti dall’uomo nel XX secolo ci ha fatto accarezzare il sogno di poter pensare, se non all’immortalità, almeno all’idea che saranno sempre più coloro che varcheranno il secolo di vita. (Metropolitano.it)

Lo squilibrio, ha chiarito il presidente dell'Istituto Francesco Maria Chelli, «appare guidato più dall’attuale articolazione per età della popolazione che dai cambiamenti demografici ipotizzati (evoluzione di fecondità, mortalità e dinamiche migratorie)», in una proporzione che è «all’incirca, di due terzi e un terzo rispettivamente». (Corriere della Sera)

Con l’aumento della speranza di vita e il declino demografico, cioè, l’età pensionabile potrebbe spostarsi in avanti di circa 3 anni, rispetto agli attuali 67 di oggi. La pensione arriverà a 70 anni nel 2051. (Ti Consiglio)

Pensioni, con gli anticipi l’età d’uscita scende di 6 anni: ecco perché

L'Italia non è un Paese giovane e questo si sapeva; ora però si delineano le conseguenze demografiche e previdenziali di una situazione che rischia di far traballare il welfare. L'età media si allunga, le nascite invece diminuiscono sempre di più. (il Giornale)

Un Paese sempre più vecchio le cui dinamiche demografiche, anche nello scenario di natalità più favorevole, finiranno per avere un “un impatto importante” sulle pensioni. (Wall Street Italia)

L’Istat: nel 2051 età di pensionamento a 69 anni e 6 mesi. Dal 2012 e al 2023 l’età media di uscita è salita da 59,5 a 61,5 anni per gli «anticipi» Inps e da 64,1 a 67,5 per gli assegni «standard». (24+)