Ue, manca accordo su nomine nuova Commissione: forze politiche e von der Leyen trattano
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Non c'è ancora l'accordo per la nomina della nuova Commissione. L'incontro tra Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine Ue è infatti terminato senza la fumata bianca che si attendeva ma si continua a trattare. I Commissari sono impegnati in questi giorni nelle audizioni di conferma al Parlamento europeo che dovrà votare la loro nomina. Al momento si prevede che le lettere di valutazione saranno pubblicate il 21 novembre con il voto dell'Europarlamento sull'intera Commissione fissato per la settimana successiva. (Borsa Italiana)
La notizia riportata su altri giornali
L’unica certezza, secondo quanto apprende ItaliaOggi, è che martedì 19 novembre si chiuderà definitivamente la trattiva in Ue. Peggio di una riunione di condominio. (Italia Oggi)
(Nostro inviato a Bruxelles) "Nessun accordo". È questo l'esito della riunione che si è tenuta a Palazzo Berlaymont tra Ursula von der Leyen e i leader delle tre forze della maggioranza che la sostengono nella corsa al bis da presidente della Commissione Ue. (il Giornale)
"Tutti i canali di comunicazione restano aperti", hanno aggiunto fonti socialiste. "Non c'è stato accordo", hanno spiegato fonti parlamentari. (Tiscali Notizie)
La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti. (Adnkronos)
Nello specifico, i tre rappresentanti delle tre forze di maggioranza, popolari, socialisti e liberali, hanno posto il veto all'assegnazione del ruolo di vicepresidente a Raffaele Fitto e i portafogli al commissario ungherese Oliver Varhelyi. (il Giornale)
Il messaggio arriva dal gruppo socialista al termine di una giornata di tensioni sempre più forti, e di attacchi dal Ppe e dalla destra spagnola contro la candidata di Sanchez Teresa Ribera. A sera la rottura è totale: «Raffaele Fitto non avrà i voti dei socialisti, in nessun caso: non è un problema con lui o con l'Italia ma con la destra estrema. (il Giornale)