La sindrome di Stoccolma di una politica che si consegna (ancora) ai magistrati

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Il Dubbio INTERNO

Alla fine Giovanni Toti ha ceduto. Di schianto. Troppo forti le pressioni politiche, e troppo logorante l’attesa di una “scarcerazione” sempre posticipata e allontanata ancora di più dalla nuova ordinanza che qualche malpensante ha definito “a orologeria". Dubbio legittimo visto che è stata “consegnata” nel giorno in cui le opposizioni sfilavano tra le vie di Genova per chiedere le dimissioni del “governatore inquisito. (Il Dubbio)

Ne parlano anche altri media

– Dopo ottanta giorni Toti si arrende. L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, peraltro, non lasciava altra via d’uscita avendo scritto quasi esplicitamente che senza una confessione o, naturalmente, la rinuncia all’incarico ci sarebbe stato il rischio di reiterazione del reato di corruzione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I commenti dopo le dimissioni di Giovanni Toti con le elezioni previste nei prossimi tre mesi (LAPRESSE)

Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte parlando con i giornalisti al Giffoni film festival. – “Le dimissioni di Toti? Non si può pensare di governare una regione agli arresti domiciliari, lasciamo che la vicenda giudiziaria faccia il suo corso, auguriamo a Toti la possibilità di far valere le sue ragioni nella sede processuale, ma la politica ha bisogno di una svolta vera, di etica pubblica. (Agenzia askanews)

Tajani "Toti costretto a lasciare, giudici condizionano il voto"

Non solo il centrodestra. Anche dall'opposizione c'è chi lancia l'allarme sul "ricatto", nonché pericoloso precedente, costituito dalle pressioni giudiziarie su Giovanni Toti affinché arrivasse alle dimissioni. (Secolo d'Italia)

È come se, al netto di qualche presa di posizione estemporanea, un’indagine da tutti considerata pretestuosa e un arresto da ciascuno spiegato con la volontà di decapitare un’istituzione democraticamente eletta fossero stati vissuti dai partiti di governo con la rassegnazione di chi assiste, impotente, all’ennesimo déjà-vu. (L'HuffPost)

Lo dice il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a "La Stampa" commentando le dimissioni del Presidente della Liguria Giovanni Toti comunicate venerdì con una lettera. Il leader di Forza Italia parla quindi delle elezioni per il nuovo mgovernatore che si terranno entro novanta giorni: "La sfida è aperta, serve un candidato esterno ai partiti. (La Provincia di Cremona e Crema)