Nel nome di Verdi in teatro e su Raiuno riapre la Scala, con un palco che scorre come la Storia: è “La forza del destino”
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Venticinque anni. Erano venticinque anni che “La forza del destino” di Giuseppe Verdi non era suonata e cantata dalle “masse”, Coro e Orchestra, del Teatro alla Scala. E sicuramente l’ombra di Riccardo Muti, ultimo a dirigerle nel ’99 (la “Forza” l’aveva “assorbita” dal suo maestro Antonino Votto, dominatore scaligero dell’opera nel ’55, ’57 e ’61), non ha influenzato l’altro Riccardo, Chailly, attuale direttore musicale del teatro. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre fonti
La mattina dopo la Prima della Scala, Dominique Meyer fa colazione con una tazza di tè e una fetta di panettone. Alsaziano di Than, 70 anni il prossimo agos… (La Repubblica)
Sul podio, per la sua undicesima Prima scaligera, il Maestro Riccardo Chailly, mentre la regia è stata firmata da Leo Muscato. MILANO (ITALPRESS) – Con 12 minuti di applausi si è conclusa “La forza del destino” di Giuseppe Verdi, opera scelta per inaugurare la stagione 2024/2025 del Teatro alla Scala di Milano nella versione definitiva del 1869, con libretto firmato da Francesco Maria Piave. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Imperversa, cioè, ineluttabile lungo i quattro atti dell'opera scelta ad inaugurare la nuova stagione della Scala: «La forza del destino» appunto, edizione 1869. Perché il destino è imprevedibile e non importa che ogni appassionato d'opera sappia già che, alla fine, la buona Leonora muore. (ilmattino.it)
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Quattro atti, due intervalli, durata complessiva tre ore e 53 minuti, più o meno come il Don Carlo, altro capolavoro verdiano, con cui era stata inaugurata la scorsa stagione. (La Repubblica)
Il giorno dopo, però, si fanno anche conti puramente numerici, visto che sono stati resi noti i dati su incassi e share televisivo La Prima in tv Ai “fortunati” che hanno avuto l’occasione di assistere allo spettacolo scaligero dal vivo, si affiancano i moltissimi che hanno guardato la Prima in diretta tv. (IL GIORNO)