Israele dà il via all'operazione di terra "limitata" in Libano. Esplosioni a Damasco

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il Giornale ESTERI

Dopo attese, tensioni e prodromi di vario genere l'operazione di terra tanto annunciata delle forze israeliane è cominciata. Tuttavia, non nella veste di "invasione totatale" che molti si aspettavano, almeno per il momento. Erano da poco passate le 01.00 (ora italiana) quando due funzionari statunitensi hanno dichiarato a Nbc News che l'operazione sembra aver avuto inizio. Allo stesso tempo, nonostante le manovre delle Idf, non è stato rilevato alcun movimento in Iran che indichi che una risposta-uguale e contraria- da parte di Teheran possa essere imminente. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

In quanti, anche solo poche settimane prima della caduta del Muro e dell’«impero esterno» sovietico, avrebbero predetto gli eventi di Berlino e il successivo sgretolamento dell’Urss? Non siamo ancora forse a quel livello di profondità, eppure gli attacchi condotti negli ultimi mesi da Israele, non ultima l’uccisione di Hassan Nasrallah a Beirut, hanno avuto come conseguenza non solo la decapitazione della milizia sciita, ma anche la messa a nudo di chi, quella milizia, l’ha ampiamente sostenuta e armata: l’Iran. (Avvenire)

Con il benestare degli Usa, secondo cui sarebbe legittimo difendersi. Tel Aviv haportato avanti un raid con droni a Damasco, provocando tre morti e 9 feriti. (Il Giornale d'Italia)

Dalle parole di 6 ufficiali e funzionari israeliani e un funzionario occidentale, i blitz ripetuti delle forze israeliane in Libano hanno “preparando il terreno” per un nuovo attacco via terra su “vasta scala”. (Il Giornale d'Italia)

I droni di Tel Aviv su Beirut. Non ci sono più luoghi al sicuro

Le truppe israeliane sono entrate in Libano. L’operazione via terra, tanto temuta, è iniziata. L'esercito libanese è stato visto ritirarsi da diverse posizioni sul confine meridionale con Israele. (L'Unione Sarda.it)

Notte e giorno sulla capitale libanese si sente un ronzio incessante che ricorda chi ha in mano la sorte di quanti camminano sulla terra in questa parte di mondo. Nei cieli di Beirut non si cerca un segno di Dio, ma l’elica di un drone israeliano. (il manifesto)

L’uccisione di Hassan Nasrallah, Segretario generale di Hezbollah dal 1992, avvenuta venerdì 27 settembre a causa di un violento raid israeliano che ha abbattuto sei palazzi della periferia sud di Beirut (Dahieh) rischia di rappresentare un duro colpo non soltanto per il Partito di Dio ma anche per la Repubblica islamica. (ISPI)