Ponte Stretto:Germanà (Lega),signor No probabilmente in malafede
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“È solo una questione ideologica, altrimenti non si spiega come si possa parlare di ‘scippo delle risorse per il Sud’ per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Forse i No Ponte pensano che l’opera si faccia in Valle d’Aosta? Non credo e, quindi, probabilmente sono in malafede. La loro credibilità è pari a zero: sono gli stessi che, falsamente, dicevano che non c’era la copertura finanziaria e che non c’era un progetto. (Telemia)
La notizia riportata su altre testate
Altri 2,4 miliardi di risorse per il ponte sullo Stretto di Messina. Nei giorni scorsi, nel corso di una riunione straordinaria del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e sostenibile, il Ministro Matteo Salvini ha ottenuto un ulteriore stanziamento di 2,4 miliardi di euro per il progetto del Ponte sullo Stretto, portando il totale prelevato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) a 6,1 miliardi di euro. (CityNow)
E se il Ponte sullo Stretto diventasse esso stesso un’attrazione turistica? È l’obiettivo del progetto firmato dagli ingegneri Vincenzo Franza e Giuseppe Palamara insieme all’architetto Maurizio Nasisi che prevede negozi, bar e un belvedere sulle due torri della grande opera. (Travelnostop.com)
Sale a circa 13 miliardi e mezzo di euro il costo del Ponte sullo Stretto. Il top manager della Stretto di Messina ha fornito una panoramica sul progetto al convegno di Unioncamere di martedì 26 novembre, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, la società guida il consorzio Eurolink, che dovrà realizzare il Ponte. (Corriere della Sera)
MESSINA – “ll costo del ponte sullo Stretto: chi paga veramente? Può un’infrastruttura diventare un ostacolo invece che una soluzione per il Sud Italia? Mentre si immagina di costruire un ponte tra Calabria e Sicilia, si rischia di distruggere il ponte delle opportunità per il Meridione. (Tempo Stretto)
Secondo quanto reso noto dalla locale port authority il progetto originario del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria individuava Gioia Tauro come porto di stoccaggio dei conci prefabbricati e delle bobine dei cavi per la costruzione del Ponte e avrebbe costituito una sensibile interferenza con l'operatività portuale, dovuta all’ormeggio delle navi che trasportavano tali materiali presso l’accosto “alti fondali” della banchina di levante in concessione a Mct e la interruzione della continuità logistica dovuta al passaggio di tali materiali verso aree retrostanti non in concessione. (shippingitaly.it)
“Vedere inaugurare il Ponte sullo Stretto da un no-Ponte sarebbe abbastanza frustrante. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, all’assemblea generale di Alis, Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, parlando dell’auspicio di un mandato fino al 2032 “visto che quello che stiamo progettando non vede il compimento in 3-4 anni”. (StrettoWeb)