Migranti, dl Paesi sicuri rinviato alla Corte di giustizie europea: cosa succede ora
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Ieri il Tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte Ue il decreto sui Paesi sicuri, con cui il governo punta a blindare il piano Albania. Ora dunque, spetterà ai giudici europei chiarire i criteri per cui uno Stato è sicuro e se il diritto comunitario prevale su quello nazionale. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre testate
Sul "Fatto Quotidiano", esce in questi giorni un documentato articolo in cui si mostra come l'Europa sia del tutto impreparata in caso di guerra. Nihil novi sub sole, a dire il vero: d'altro canto, l'Europa figura ad oggi come una semplice base militare statunitense, priva di sovranità militare oltre che politica ed economica. (Il Giornale d'Italia)
Così nei corridoi del Tribunale di Bologna avvocati e colleghi parlano di Marco Gattuso, presidente del collegio che ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue del decreto Paesi sicuri. (corrieredibologna.corriere.it)
Meloni a tutto campo aPorta a porta. La premier intervistata da Bruno Vespa ha spaziato su diversi argomenti: dal tema dei migranti al no di Elkann ad un'audizione in Parlamento. Meloni a Porta a porta: "Minacce di morte da trafficanti di esseri umani" (Il Giornale d'Italia)
A lui si è riferito, senza mai nominarlo, Matteo Salvini in un video-critica contro quei giudici "comunisti". L'iniziativa è arrivata da Marco Gattuso, presidente della sezione immigrazione. (Liberoquotidiano.it)
Marco Gattuso, chi è il giudice di Bologna del "no" al decreto sui Paesi sicuri Marco Gattuso, 60 anni, è il giudice di Bologna che ha rinviato alla Cgue il decreto sui paesi sicuri. (Il Giornale d'Italia)
"Nel riportare il contenuto del provvedimento, la stampa ha evidenziato un preteso intento 'impugnatorio' del recente dl del 23 ottobre 2024 ed ha sottolineato un passaggio a effetto sulle condizioni di sicurezza durante regime nazista", attaccano su un giornale specializzato online, Giustiziainsieme, piattaforma di confronto tra magistrati e avvocati progressisti. (Liberoquotidiano.it)