LIVE| Mondiali Ballerup Danimarca: Fidanza e Team Sprint a caccia di medaglie, debuttano i quartetti. Diretta streaming

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Se la stagione di ciclismo su strada è giunta al capolinea col Giro di Lombardia , almeno per le grandi corse del 2024, quella di ciclismo su pista entra nel vivo con la 121esima edizione dei Mondiali che si disputeranno a Ballerup, in Danimarca, dal 16 al 20 ottobre. È subito il giorno dei quartetti dell'inseguimento a squadre: l'Italia si presenta a questo appuntamento con un quartetto spuntato. Non ci sarà Filippo Ganna, che ha deciso di saltare i Mondiali per andare già in vacanza, così come Milan e Consonni che si dedicheranno ad altre prove durante questa edizione. (Eurosport IT)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Serviva il minimo indispensabile per il trenino tricolore guidato da Marco Villa, viste alcune assenze di lusso come Stati Uniti e Nuova Zelanda, le finaliste alle Olimpiadi di Parigi 2024. (OA Sport)

Il quartetto maschile azzurro è infatti caduto nel corso delle qualificazioni ed è così eliminato sin dalla prima prova dell'inseguimento a Squadre. Inizialmente l'Italia era segnalata come DNF, ma i quattro componenti sono stati successivamente autorizzati a riprovarci. (SpazioCiclismo)

COSA E’ SUCCESSO AL QUARTETTO MASCHILE: CADUTA E GARA RIFATTA DOPO 10 MINUTI 14.57: Si chiude qui la prima sessione in chiaroscuro per l’Italia del Mondiale di Ballerup. Bene sono andate le cose per il quartetto femminile e per il terzetto del Team Sprint. (OA Sport)

Storditi da Pogacar, dimentichiamo che l'Italbici sta affondando

Nella sessione mattutina della prima giornata il commissario tecnico dell’Italia, Marco Villa, ha scelto di schierare la formazione composta da Davide Boscaro, Renato Favero, Francesco Lamon e Manlio Moro. (OA Sport)

Il ciclismo dà gli ultimi colpi di pedale alla stagione 2024 nel velodromo di Ballerup, in Danimarca. Il Mondiale su pista è l’ultimo evento davvero globale e l’Italia, terribilmente in difficoltà su strada (al maschile), trova il conforto nell’attività a sé assai più congeniale in questo periodo storico. (la Repubblica)

Abbacinati da cotanta luminescenza, storditi da sublime bellezza, Tadej Pogacar ci distoglie dalle nostre miserie. È chiaro che chi ama il ciclismo non guarda né la nazione né la provenienza, ma è altrettanto vero che se ci avessimo un Sinner in bicicletta non sarebbe poi male, come del resto non ci dispiacerebbe avere un Pogacar tricolore. (il Giornale)