MONDIALI PISTA. TOCCA SUBITO AI QUARTETTI E AI RAGAZZI DELLA VELOCITA', POI C'E' MARTINA FIDANZA NEL "SUO" SCRATCH

16/10/2024 SPORT

Ci siamo! La Ballerup Super Arenaapre i battenti per ospitare da oggi a domenica la 121a edizione degli UCI Track World Championships: 22 i titoli in palio, equalemnte divisi fra uomini e donne, 15.000 gli spettatori attesi nei cinque giorni di gara. Le prime medaglie saranno assegnate già questa sera, con le finali della gara scratch femminile e dello sprint a squadre femminile e maschile. Più di 350 atleti provenienti da 40 nazioni andranno a caccia di gloria nella Ballerup Super Arena: tra loro una decina abbondante di campioni olimpici di Parigi 2024 e una ventina di campioni del mondo UCI su pista in carica. (TUTTOBICIWEB.it)

Ne parlano anche altre fonti

Le prime squadre a farsi notare sono Svizzera (4'25''168) e Cina (4'24''807) ma, vedendo i tempi, si capisce ben presto che sarà un affare tra le sole Germania, Italia e Gran Bretagna. Süßemilch, Klein, Brauße e Kröger fermano il crono in 4'16''823: buon tempo, ma le tedesche sono subito ribaltate dalle azzurre che abbassano il tempo in 4'14''788. (Eurosport IT)

Cominciano oggi a Ballerup i Mondiali di ciclismo su pista. Lunedì abbiamo raggiunto al telefono Marco Villa, presente sul velodromo danese per preparare il nutrito gruppo azzurro. (TUTTOBICIWEB.it)

Serviva il minimo indispensabile per il trenino tricolore guidato da Marco Villa, viste alcune assenze di lusso come Stati Uniti e Nuova Zelanda, le finaliste alle Olimpiadi di Parigi 2024. (OA Sport)

Nella sessione mattutina della prima giornata il commissario tecnico dell’Italia, Marco Villa, ha scelto di schierare la formazione composta da Davide Boscaro, Renato Favero, Francesco Lamon e Manlio Moro. (OA Sport)

Si parte subito con alcune delle corse più attese, che spesso hanno visto sorridere la nostra nazionale visto che andranno in scena oggi qualifiche e primo turno dell'Inseguimento a Squadre, sia maschile che femminile. (SpazioCiclismo)

Abbacinati da cotanta luminescenza, storditi da sublime bellezza, Tadej Pogacar ci distoglie dalle nostre miserie. È chiaro che chi ama il ciclismo non guarda né la nazione né la provenienza, ma è altrettanto vero che se ci avessimo un Sinner in bicicletta non sarebbe poi male, come del resto non ci dispiacerebbe avere un Pogacar tricolore. (il Giornale)