WhatsApp non funzionerà più su alcuni smartphone dal 2025: cosa fare per non perdere le chat
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PUBBLICITÀ Con l’inizio del 2025, WhatsApp, la popolare applicazione di messaggistica di proprietà di Meta, smetterà di funzionare su 19 modelli di smartphone considerati obsoleti. La decisione entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 e riguarda dispositivi che non supportano versioni di Android pari o superiori alla 5.0, un requisito necessario per garantire il funzionamento delle nuove funzionalità dell’app. (Internapoli)
Ne parlano anche altri media
Dal primo gennaio 2025 niente più Whatsapp per 19 modelli di cellulari ancora in circolazione. Ecco tutto quello che c'è da sapere . (Virgilio)
Sassari A partire dal primo gennaio 2025, WhatsApp interromperà il supporto per una serie di smartphone che utilizzano versioni obsolete dei sistemi operativi. Questa decisione mira a garantire standard di sicurezza più elevati e a implementare funzionalità avanzate non compatibili con dispositivi datati. (La Nuova Sardegna)
La decisione, annunciata da Meta, punta a dare una bella sforbiciata ai cellulari in circolazione, nello specifico quelli lanciati sul mercato tra il 2012 e il 2013. WhatsApp dal 1° gennaio 2025 smetterà di funzionare su diversi smartphone Android, diventati ormai obsoleti e non più aggiornabili alla versione Android 5.0 o successive. (QuiFinanza)
Ma quali sono i modelli a rischio? Quelli che non supportano Android 5.0 o versioni successive. Con il passare degli anni alcuni smartphone diventano sempre più obsoleti, talmente tanto da non supportare nemmeno Whatsapp, la più famosa app di messaggistica al mondo. (Today.it)
I telefoni esclusi da WhatsApp Questa decisione mira a garantire la sicurezza e l'efficienza dell'applicazione che appartiene a Meta, il colosso tech che controlla anche Facebook, Instagram e Threads. (la Repubblica)
Il conto alla rovescia è iniziato. Non stiamo parlando della notte di San Silvestro, ma dal momento in cui WhatsApp smetterà di funzionare su una serie di smartphone di una determinata longevità. (Corriere della Sera)