Scarpe rosse, installazioni e street art: il “no” alla violenza nei Comuni padovani
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ESTE. Per ricordare le 99 donne vittime di femminicidio il Comune di Este ha posizionato in piazza Maggiore, su 99 sedie, altrettanti indumenti femminili con la presenza di tracce di violenza fisica, ma anche abiti della vita quotidiana, a testimoniare che la violenza non è solamente quella corporea, ma anche quella verbale, psicologica ed economica. Da sabato invece nella sala Delmo Veronese sarà visitabile la mostra Anarkikka, sul tema della violenza assistita (Il Mattino di Padova)
La notizia riportata su altri media
"Combattiamo in modo deciso e unanime, la battaglia inizia dalla scuola". Queste le parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. (La Stampa)
A promuoverlo è il collettivo femminista Non Una di Meno, reduce dalla partecipatissima manifestazione nazionale tenutasi sabato a Roma. (ilgazzettino.it)
La maggior parte di questi omicidi, il 60%, avvengono tra le mura domestiche, in contesti familiari, per mano del coniuge, del fidanzato o di altri familiari. Una data simbolica per sensibilizzare su una piaga che coinvolge tutto il mondo. (La Gazzetta dello Sport)
La crisi della violenza di genere è urgente. Quasi una donna su tre subisce violenza nel corso della sua vita. Le ragazze sono particolarmente a rischio di violenza: una adolescente su quattro, infatti, subisce abusi da parte del partner. (Quotidiano Sanità)
Per sensibilizzare l’opinione pubblica ad unirsi a combattere contro la violenza di genere, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Cremona ha appuntato sulle giacche degli avvocati maschi e di tutti gli utenti uomini che si trovavano a palazzo di giustizia una coccarda rossa come simbolo. (CremonaOggi)
Secondo i risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione, illustrati nel Report FragilItalia “Violenza di genere: le tante forme della violenza e le misure per contrastarla”, elaborato da AreaStudi Legacoop e Ipsos, gli italiani ritengono che le cooperative possano dare un contributo per contrastare la violenza di genere, indicando anche gli ambiti di intervento. (Italia Oggi)