Tra Leonardo e Rheinmetall un «matrimonio» di guerra

Tra Leonardo e Rheinmetall un «matrimonio» di guerra
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Valori.it ECONOMIA

Nei giorni scorsi l’annuncio ufficiale: Leonardo, principale azienda produttrice di armi in Italia, e la tedesca Rheinmetall, altro colosso del settore degli armamenti, daranno vita alla joint venture Leonardo Rheinmetall Military Vehicles. Si occuperà di soddisfare la mega-commessa da circa 20 miliardi di euro ricevuta dal governo italiano per rinnovare il parco carri armati dell’esercito. «Si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della difesa europeo», ha annunciato l’amministratore delegato di Leonardo ed ex-ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani (Valori.it)

Su altre testate

La JV Leonardo/Rheinmetall punta a un ampio mercato (Analisi Difesa)

Dopo mesi dall’annuncio estivo, l’azienda italiana di difesa Leonardo S.p.A. ha ufficializzato una partnership con l’azienda tedesca Rheinmetall per la costituzione di un colosso europeo delle armi. (L'INDIPENDENTE)

L’Esercito intende rinnovare 280 carri armati, tra versioni da combattimento e di supporto, oltre a più di 1.000 veicoli cingolati leggeri. È stata ufficialmente firmata la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall (Economy Magazine)

Difesa europea, accordo Leonardo-Rheinmetall

Lo dice il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo ad una domanda sui tempi per la consegna del carro armato frutto della joint venture fra Leonardo e Rheinmetall. "Il tempo che serve è quello che rimane: il tempo è una variabile rilevante per vincere le sfide, che ci contrappongono ad attori nazionali che credono che le democrazie sono un problema". (Il Piccolo)

Nasce ufficialmente la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per la costruzione di veicoli da combattimento. Ci rivolgeremo anzitutto al nostro esercito e poi all’export».Costruire una nuova difesa in Europa. (La Verità)

Tra l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, e l’ad di Rheinmetall, Armin Papperger (insieme nella foto), è stata sufficiente "una chiacchierata di meno di mezzora" – come racconta il manager tedesco – per "avere l’idea di fare qualcosa di eccezionale", condividere il progetto di "combinare le rispettive tecnologie". (QUOTIDIANO NAZIONALE)