Successo dei repubblicani: Johnson rieletto speaker alla Camera. Trump: "Fiducia senza precedenti"

Successo dei repubblicani: Johnson rieletto speaker alla Camera. Trump: Fiducia senza precedenti
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Secolo d'Italia ESTERI

Lo Speaker del Congresso americano Mike Johnson, appartenente allo schieramento repubblicano, è stato rieletto ottenendo la fiducia necessaria per portare avanti il proprio mandato nel prossimo governo di Donald Trump. Johnson ha ricevuto 218 voti, mentre il rivale democratico Hakeem Jeffris ne ha presi 215: il rinnovo del suo mandato è avvenuto anche grazie ai voti dei deputati Ralph Norman e Keith Self, che inizialmente avevano votato per altri due esponenti repubblicani. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Johnson ha ottenuto 216 voti ma tre repubblicani non lo hanno votato impedendogli di raggiungere il quorum di 218. (Corriere del Ticino)

Mike ha il mio completo e totale endorsement», aveva twittato Donald Trump lunedì. Farà la cosa giusta e continueremo a vincere. (Corriere della Sera)

I repubblicani di estrema destra a volte si sono sentiti frustrati dalla leadership di Johnson e sono inclini a chiedere concessioni quando i loro voti diventano essenziali. Anche se il repubblicano della Louisiana ha il sostegno del presidente eletto Donald Trump, saranno i repubblicani alla Camera a decidere se rieleggerlo come presidente. (Naturaestrema)

USA: Johnson rimane speaker, ma è stata dura

Nel primo giorno del 119esimo Congresso americano, il candidato 52enne appoggiato dal presidente eletto Donald Trump ha raggiunto il quorum di 218 voti necessari per tornare a sedere sullo scranno più alto di Capitol Hill. (Sky Tg24 )

La nuova Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, che è entrata in carica dopo le votazioni di novembre, ha eletto il suo Speaker durante la giornata di venerdì 3 gennaio. L'elezione di Mike Johnson a Speaker della Camera (Virgilio Notizie)

Johnson era sostenuto da Donald Trump ed Elon Musk, ma vista la debole maggioranza repubblicana nella camera bassa, aveva bisogno di avere dietro di sé un partito compatto. Alla fine così è stato, ma solo dopo una lunga procedura e la trattativa con i dissenzienti. (RSI)