Usa, Mike Johnson rieletto speaker della Camera: decisivo il cambio di voto di due deputati
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Corsa all’ultimo voto con effetto sorpresa, ma alla fine sarà ancora il repubblicano Mike Johnson lo speaker della Camera per i prossimi due anni. La terza carica degli Stati Uniti d’America dovrà vedersela con la maggioranza più risicata in quasi cento anni, dato che ha ottenuto 218 voti contro i 215 del candidato sostenuto dai Democratici. Un risultato che, inoltre, è arrivato dopo minuti di suspense, dato che la maggioranza era attesa e, invece, tre repubblicani hanno deciso di non sostenere Johnson, con il numero dei voti rimasto a 216, insufficienti per ottenere il quorum. (Il Fatto Quotidiano)
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Alla fine così è stato, ma solo dopo una lunga procedura e la trattativa con i dissenzienti. Cose che hanno trasformato quella che normalmentè è una semplice procedura in un “dramma” politico. (RSI)
Johnson ha ricevuto 218 voti, mentre il rivale democratico Hakeem Jeffris ne ha presi 215: il rinnovo del suo mandato è avvenuto anche grazie ai voti dei deputati Ralph Norman e Keith Self, che inizialmente avevano votato per altri due esponenti repubblicani. (Secolo d'Italia)
Compatti i democratici, che hanno convogliato tutti i loro 215 voti su Hakeem Jeffries. (Corriere del Ticino)
E adesso il riconfermato Speaker della Camera si rivelerà decisivo per portare avanti la sua agenda programmatica (Panorama)
È dunque il caso di porre la domanda se Donald Trump riuscirà a lasciare la sua impronta sul partito repubblicano trasformandone il carattere in una nuova formazione populista e sovranista. (L'HuffPost)
PUBBLICITÀ Il repubblicano Mike Johnson ha vinto di stretta misura la rielezione alla presidenza della Camera al primo scrutinio, superando gli oppositori del Gop di destra dopo un teso stallo e confortato da un cenno di sostegno del Presidente eletto Donald Trump. (Euronews Italiano)