Orari sciopero 8 novembre, da Milano a Roma: quali sono i (pochi) servizi garantiti

Orari sciopero 8 novembre, da Milano a Roma: quali sono i (pochi) servizi garantiti
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Nessuna fascia di garanzia, eccetto alcuni servizi minimi. È questo lo scenario che si preannuncia per domani, venerdì 8 novembre, con lo sciopero dei trasporti di 24 ore. Trenitalia, Italo e Trenord hanno detto che non aderiranno, ma in alcune città come Roma si rischia una vera e propria paralisi. E sulla questione interviene il Garante degli scioperi: “Assicurare i servizi di trasporto urbano e extraurbano con almeno il 30 per cento del personale viaggiante”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Seta, gestore del servizio di autobus a Piacenza, informa che lo sciopero sarà effettuato “senza fasce di garanzia”, come previsto dalla normativa una volta sola per le organizzazioni firmatarie. (Libertà)

Fra cantieri del tram ed Eima, la fiera delle macchine agricole in corso fino a domenica, è in arrivo un venerdì nero per la città. (Corriere della Sera)

Lo stop di 24 ore nel trasporto pubblico locale di oggi (autobus, metro e tram) avverrà con prestazioni ridotte nelle sole fasce di garanzia che tutelano la mobilità dei viaggiatori, con l’utilizzo del 30% del personale viaggiante. (Il Fatto Quotidiano)

Fermata Italia, è caos trasporti

Lo stop di 24 ore nel trasporto pubblico locale di venerdì avverrà con prestazioni ridotte nelle sole fasce di garanzia che tutelano la mobilità dei viaggiatori, con l'utilizzo del 30% del personale viaggiante. (Tiscali Notizie)

A proclamare unitariamente la protesta sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna "per il rinnovo del contratto nazionale (scaduto il 31 dicembre del 2023), per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro". (Repubblica Roma)

La nuova mobilitazione nel trasporto pubblico locale, spiegano le organizzazioni sindacali, «si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza». (Italia Oggi)