Le armi della Quaresima e quelle del tempo presente nelle parole dell’arcivescovo Gambelli
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– E' un tempo amaro, tra trionfalismi e una confidenza istintiva verso le armi che fa dimenticare quei signori delle tenebre di cui ha parlato più volte papa Francesco e che sulle armi fanno la loro fortuna (almeno credono così). Un giorno saranno interrogati dagli innocenti, dalle vittime. Il tempo della Quaresima non fa rumore, non così, ma arriva e arriva con il Mercoledì delle Ceneri, il richiamo alla conversione e a non confidare sulla propria forza, sull'orgoglio di sè, sulle ricchezze. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altre testate
Sono queste le parole sulle quali l'arcivescovo Michele Seccia ha incentrato la sua omelia nella solenne concelebrazione presieduta nella cattedrale ieri, Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima (Diocesi di Lecce)
“La Quaresima è un tempo favorevole in cui essere leali con la nostra umanità e rivolgere lo sguardo alla persona di Cristo, il Figlio del Dio vivente, che ha attraversato la notte del dolore, della sofferenza ingiusta, patita da innocente, affidandosi al Padre, certo del suo amore fedele, e ha sperimentato la forza di quest’amore che non viene meno, nel dono della sua risurrezione, nel passaggio definitivo dalla morte alla vita piena”. (Diocesi di Pavia)
È un luogo santo perché è un luogo di grande spiritualità. (GiovinazzoViva)

Un cammino – ha detto il vescovo Napolioni introducendo la celebrazione in Cattedrale nella serata del mercoledì delle Ceneri – il cui traguardo è chiaro: «La pace del cuore, dei rapporti, la pace della Pasqua di Cristo»; e il cammino – ha aggiunto «è un dono di purificazione, di grazia. (CremonaOggi)
Il vescovo di Reggio Emilia e Guastalla, Giacomo Morandi, ha officiato in cattedrale l’austero rito dell’imposizione delle ceneri. Morandi ha presieduto nella messa vespertina di ieri, in piazza Prampolini, una funzione che è il segno della fragilità dell’uomo e della sua responsabilità per un buon uso del tempo che Dio gli dona. (il Resto del Carlino)
L'enfasi sul riarmo in contraddizione con lo spirito del Giubileo, che è tempo di sosta nei conflitti, di tensione alla giustizia e alla pace; l'esigenza di sradicare lo spirito del male lavorando sui nostri pensieri, passioni, azioni attraverso la preghiera, il digiuno e l'elemosina; la ristrutturazione della Casa dell'Accoglienza come occasione di carità e come “cantiere di speranza”; la preghiera per il Papa sofferente e con il Papa; la decisione “nel profondo del cuore” per poter giungere dalla polvere della nostra fragilità alla Pasqua del Risorto e della vita. (La Provincia di Cremona e Crema)